Come valorizzare le nostre vecchie case contadine?

Come valorizzare le nostre vecchie case contadine?

Per valorizzare le nostre vecchie case contadine, i casolari di campagna, le numerose fattorie che pullulano su tutto il territorio del Piemonte occorre guardare all’esistente con un forte sentimento di salvaguardia e al tempo stesso essere capaci di valutare quelle che potrebbero essere le migliori ipotesi di riuso.

In questi edifici è infatti possibile avviare attività multifunzionali che vanno da quelle turistico-ricettive legate alle attività agrituristiche a quelle di accoglienza turistica  legate ai B&B, residenze di campagna, country house, case per ferie

Recuperare in maniera adeguata queste costruzioni consente di salvaguardare il fascino della loro storicità, la conservazione della tipologia architettonica, dei materiali originali, dei colori e in generale dell’aspetto identitario sono tutti fattori che contribuiscono ad accrescere il valore del bene storico che si sta restaurando.

Facciamo alcuni esempi: una cascina con facciata in pietra dovrebbe essere recuperata salvaguardando il paramento a vista ammettendo al più operazioni di consolidamento della muratura (qualora necessarie) mediante l’uso di miscele leganti e stilatura dei giunti di malta qualora decoesi o assenti.

Un buon intervento di restauro accresce il valore economico del bene recuperato perchè il fascino dell’edificio storico è insito proprio in quella serie di elementi peculiari che lo contraddistinguono rispetto ad un edificio nuovo come la presenza di parti in pietra o in mattone, di volte a vista o dipinte, di travi in legno per il sostegno dei solai, di elementi decorativi in stucco o di pavimentazioni decorate con vecchie cementine, pianelle di cotto o listoni di essenze pregiate.

In moltissimi casi un casale ben restaurato può riconoscersi anche soltanto dalla presenza di un intonaco a calce ben rifinito e colorato con terre naturali che richiamano i colori tradizionali tipici delle nostre case contadine in perfetta armonia con l’ambiente circostante.

Anche gli spazi interni dovrebbero essere ristrutturati in modo tale da rispettare il più possibile la tradizione contadina con arredi semplici (credenze e madie in legno, tavoli rustici, sedie in paglia) che portano a riscoprire il valore dei materiali tradizionali.

Sia gli interni che, e soprattutto, gli esterni devono richiamare i colori della tradizione, tinte neutre e dai toni chiari abbandonando l’usanza purtroppo in voga di utilizzare tinte fluorescenti che alterano i nostri paesaggi rurali e che stanno contribuendo alla perdita di riconoscibilità dei nostri skyline urbani.

Se il tetto originario era in legno sarebbe preferibile venisse ricostruito in legno apportando alcuni miglioramenti oggi necessari in modo da garantirne la corretta ventilazione ed isolamento termico.

Se il manto di copertura conserva ancora le antiche tegole in cotto, ciappe in pietra o i più recenti coppi sarebbe importante che questi elementi venissero conservati ed integrati dove necessario (mai sostituiti).

Se le travi portanti sono in buone condizioni dovrebbero essere conservate, eventualmente rinforzate o integrate con elementi rompitratta.  

I canali di gronda ed i discendenti qualora assenti andrebbero inseriti, il problema dello smaltimento delle acque è infatti un elemento da non sottovalutare nella conservazione del manufatto, con elementi preferibilmente in rame o comunque in materiale similare.

Questi sono naturalmente solo alcuni suggerimenti, se hai bisogno di un consiglio non esitare a contattarci — Chiama ORA 339 86 34 672 —


Ti è piaciuto questo articolo? Cosa aspetti a condividerlo? yes


Un pensiero su “Come valorizzare le nostre vecchie case contadine?

  • 4 Febbraio 2019 in 7:57 PM
    Permalink

    ✔️complimenti per l’articolo ✔️

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *