Terminato il restauro degli apparati decorativi della Chiesa di San Pietro a Felizzano (Al)

L’intervento di restauro della Chiesa di San Pietro, avviato nell’estate 2015 e concluso nell’aprile 2017, ha subito un evidente rallentamento a seguito del rinvenimento in corrispondenza della navata centrale e delle cappelle di un’antica pavimentazione in cotto e di antiche sepolture.

Per questa ragione è stato necessario apportare una variante all’intervento di tipo edile con inevitabile ritardo sui lavori di tipo artistico che sono di fatto stati avviati tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. 

         

L’intervento di restauro ha fatto seguito ad un’accurata campagna diagnostica condotta sulla fabbrica e sulle singole componenti costruttive e ad un’attenta valutazione dello stato di conservazione effettuata mediante un’accurata campagna rilievo con mappatura dello stato di conservazione estesa agli esterni e agli interni.

L’attività di restauro degli apparati pittorici interni ha avuto come obiettivo primario la “conservazione” dell’ultimo impianto decorativo in considerazione del fatto che gli strati sottostanti, laddove emersi in fase di campagna stratigrafica, risultavano essere semplici lacerti, discontinui e spesso di difficile interpretazione.

Gli apparati decorativi pittorici e plastici delle pareti e delle volte della navata e del presbiterio che sono stati oggetto di restauro corrispondono all’ultimo impianto decorativo novecentesco legato all’intervento di “revisione globale” della fabbrica fortemente voluto dal Prev. Prati sotto la direzione del Prof. Carbonelli. Si tratta di un intervento di modifica sostanziale dell’edificio sia per quello che riguarda la facciata esterna che gli interni. 

Le fonti iconografiche attestano come prima del grande intervento novecentesco la facciata avesse un aspetto diverso da quello attuale: il paramento murario fosse coperto da intonaco arricchito dalla presenza di apparati decorativi pittorici e plastici, al posto dell’attuale rosone vi fosse un grande affresco.

L’ingresso alla chiesa avveniva unicamente dal portale e non è documentata la presenza di alcun avancorpo in aggetto: per questa ragione anche il protiro, come il rosone e le due monofore, sono il frutto di un preciso intento progettuale teso a conferire una veste antica alla chiesa. Anche gli apparati decorativi interni oggetto di restauro sono il frutto di un preciso intento progettuale teso a dare forza alla nuova immagine della chiesa: lo si legge nell’abbondanza delle dorature dei modanati plastici e nella tipologia degli impianti decorativi.

L’intervento di restauro è stato eseguito da restauratore di beni culturali che ha provveduto anzitutto all’avvio di una preliminare campagna stratigrafica sugli intonaci esistenti al fine di documentare la presenza di apparati decorativi e pittorici sottostanti quelli attuali, realizzata tramite azione meccanica attraverso una graduale delaminazione degli strati pellicolari, mediante l’uso del bisturi, vibroincisore e dell’ablatore ad ultrasuoni. 

Durante la campagna stratigrafica sulla porzione di parete sinistra (rispetto all’ingresso) sono emersi i segni di antichi modanati plastici riconducibili, con ogni probabilità, alla più antica fase ottocentesca, cromaticamente riconoscibile sugli intonaci delle pareti in una tinta di colore “azzurro”. Questa informazione, che ci si è limitati a documentare a livello fotografico, è conferma del fatto che quasi sicuramente l’aspetto ottocentesco della Chiesa (sia esterno che interno) doveva essere differente rispetto quello attuale.

          

Terminata la prima fase diagnostica sono state avviate tutte le successive procedure di restauro fino alla fase di integrazione plastica e pittorica: i modanati plastici sono stati ricostruiti con l’impiego di opportune dime e mediante l’esecuzione di calchi in gomme siliconiche degli elementi plastici mancanti e successiva armatura di sostegno con perni in vetroresina.

Il reintegro pittorico delle lacune è stato eseguito con velature di calce spenta e pigmenti naturali in sottotono mentre le zona abrase e le microlacune sono state reintegrate con colori ad acquerello a velatura in sottotono.

          

Tra gli interventi di restauro artistico restano ancora da completare tutte le cappelle, i manufatti lapidei e lignei e la bellissima balaustra in marmo che divide l’aula dalla zona presbiteriale (oggetto dei futuri prossimi interventi). Il cantiere di restauro della Chiesa di San Pietro a Felizzano (Al) continua…

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