Al via il Superbonus per Alberghi rivolto alle strutture ricettive
Al via il Superbonus per Alberghi rivolto alle strutture ricettive
E’ stato inserito nel decreto legge del PNRR, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 6 novembre, il superbonus per le strutture ricettive, turistiche e congressuali.
Si tratta di un credito d’imposta dell’80% per gli alberghi, gli agriturismi, i campeggi, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, quelli termali, i porti turistici e i parchi tematici e si applica come detrazione alle spese sostenute dal 7 novembre 2021 fino al 31 dicembre del 2024.
Di cosa si tratta e quali interventi sono ammessi
Gli interventi per l’incremento dell’efficientamento energetico e quelli di riqualificazione antisismica sono ammessi al bonus e vi rientrano anche gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Sono compresi, se funzionali alla realizzazione dei lavori di efficientamento, antisismici e di eliminazione delle barriere architettoniche, anche:
- la manutenzione straordinaria;
- il restauro ed il risanamento conservativo;
- la ristrutturazione edilizia;
- l’installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulotte, camper, case mobili…
E’ anche compresa la realizzazione di piscine termali e le spese per la digitalizzazione, ossia quelle per l’installazione del wi-fi, per la creazione di siti web ottimizzati per il sistema mobile, di programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti.
Vi rientrano anche le spese per la pubblicità, la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti, i servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale, la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità.
Si segnala che rientrano nel bonus dell’80% anche agli interventi avviati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi al 7 novembre 2021, a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dalla data dal 7 novembre 2021.
Oltre al credito di imposta anche contributi a fondo perduto
I soggetti beneficiari potranno godere, oltre che del credito di imposta anche di un contributo a fondo perduto per realizzare gli interventi sopra elencati: i due benefici sono infatti cumulabili.
Il contributo potrà essere fino a 40mila euro cumulando tre incentivi diversi:
- il primo consiste nella possibilità di ottenere fino a 30 mila euro qualora l’intervento preveda una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15 per cento dell’importo totale dell’intervento;
- potranno cumulare una cifra aggiuntiva che può raggiungere i 20 mila euro, le imprese e le società che abbiano i requisiti previsti dall’articolo 53 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, per l’imprenditoria femminile, per le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 60 per cento da giovani, le società di capitali le cui quote di partecipazione sono possedute in misura non inferiore ai due terzi da giovani e i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i due terzi da giovani, e le imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo.
- infine, alle imprese la cui sede operativa è ubicata nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia spetterà un’ulteriore quota che può arrivare a 10 mila euro.
E’ bene sapere però »»»»»
Determinante per la concessione del bonus è l’ordine cronologico di arrivo delle domande tenendo in debito conto che il limite di spesa della dotazione finanziaria è stata così ripartita dal 2022 al 2025:
- 100 milioni di euro per il 2022;
- 180 milioni di euro per il 2023;
- 180 milioni di euro per il 2024;
- 40 milioni di euro per il 2025 (con una riserva del 50 per cento dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica).
Per il solo sgravio dell’80% è autorizzata, inoltre, la spesa di ulteriori 100 milioni di euro per l’anno 2022.
Infine è importante sapere che il bonus all’80% e il contributo a fondo perduto non sono cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.