#Sismabonus occorre chiarire le competenze professionali dei tecnici coinvolti
“Migliorare la sicurezza statica o adeguare alla normativa vigente gli edifici esistenti in zona sismica richiede necessariamente valutazioni complesse sulle strutture e sulla loro risposta alle azioni sismiche, valutazioni che – solo chi possiede adeguate competenze e professionalità, come architetti ed ingegneri – può effettuare”.
Secondo il Presidente del CNAPPC, Giuseppe Cappochin “saranno i cittadini delle regioni colpite dal sisma a pagare le conseguenze delle modifiche apportate al Sismabonus. La scomparsa del riferimento ai titoli di studio in ingegneria o architettura necessari per esercitare queste prestazioni e di una chiara definizione delle professionalità deputate a volgerle, lasciano spazio ad una generica estensione di competenze molto poco chiara e che causerà sicuramente controversie e contenziosi che saranno di intralcio alle attività di ricostruzione”. “Stupisce – continua Cappochin – come non si tenga in alcun conto del “principio regolatore” che deve sempre sovrintendere all’esercizio delle competenze dei vari Ordini professionali e che, in ambito sismico, come si legge nel Parere del Consiglio di Stato 2539/2015, viene ribadito essere ispirato al pubblico e preminente interesse rivolto alla tutela della pubblica incolumità’”.
Per queste ragioni gli Architetti chiedono di “varare una nuova e specifica normativa, precisando quali attività relative al Sisimabonus rientrino nelle competenze delle rispettive categorie professionali per non lasciare adito a fraintendimenti e dare spazio a dubbi interpretativi”.
“Sia chiaro che questa posizione non è espressione di una chiusura corporativa, ma è una diretta assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini colpiti dal terremoto – che guardano alla ricostruzione come ad un fondamentale momento di ripartenza – e un preciso dovere di tutela dell’ interesse pubblico” ha concluso il Presidente degli architetti italiani.
[Articolo estratto da www.edilportale.com]
Mi sembra molto semplice: i tecnici abilitati alla progettazione strutturale (architetti e ingegneri) possono firmare perizie strutturali, schede Aedes e interventi di miglioramento sismico, gli altri (geometri e periti edili) no.