Come riqualificare a livello energetico l’involucro edilizio di un edificio storico?

 

 

Intervenire sull’involucro edilizio di un manufatto per potenziare la sua efficienza energetica non significa solo aumentare il suo potere isolante, fra le tante possibili soluzioni progettuali è sempre più comune l’inserimento di elementi vegetali che possono essere innestati sulla facciata esterna o su quella interna con lo scopo preciso di fungere da filtro, da strumento di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria.

La presenza di pareti verticali “verdi” consente di aumentare le capacità termiche delle chiusure verticali ed orizzontali contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria e del microclima interno: le piante regolano, infatti, l’umidità dell’aria e contribuiscono al raffrescamento degli ambienti inoltre producono ossigeno attraverso la fotosintesi clorofilliana. Hanno anche il pregio di assorbire il suono, di ridurre le sostanze nocive nell’aria e di favorire l’assorbimento della polvere.

L’integrazione dei sistemi del verde verticale al costruito esistente si rivela, comunque, una pratica relativamente semplice da gestire e che, per contro, riesce a garantire un’apprezzabile qualità formale del manufatto post-intervento, unitamente a elevate doti di rinaturalizzazione urbana ed efficienza energetico-ambientale globale.

Condizione fondamentale all’impiego del verde verticale nel recupero edilizio è che presso il luogo d’intervento vi sia un’adeguata disponibilità di spazio, finalizzata alla sistemazione e al montaggio delle varie stratigrafie tecnologiche necessarie.

Le chiusure cd. “vegetate” potrebbero fornire apprezzabili doti di abbattimento acustico essendo, infatti, composte da stratigrafie tecnologiche complesse e da spessori considerevoli, esse possono apportare sensibili miglioramenti nelle prestazioni complessive del pacchetto tecnologico di chiusura inoltre, essendo una tecnica simile a quella delle pareti ventilate è possibile un ulteriore miglioramento tramite l’inserimento di strati coibenti.

Oggi la realizzazione dei cosiddetti giardini verticali è sempre più diffusa, specie da parte degli architetti che si occupano di interventi ecosostenibili, è però importante non dimenticare che anche una parete rivestita di edera rampicante può essere un giardino verticale con molti dei benefici tipici di un giardino verticale, e che ogni progetto di verde verticale può essere risolto con molteplici soluzioni di realizzazione pratica. L'obiettivo comune resta quello di migliorare sia l'aspetto estetico che le caratteristiche tecnico-funzionali degli edifici.

Ed è proprio su questo ultimo punto che si dovrebbe focalizzare l'attenzione dei progettisti quando decidono di inserire un giardino verticale all'interno di un proprio progetto, sia esso un giardino indoor che outdoor. L'aspirazione è di poterlo considerare un vero elemento di progettazione per l'involucro edilizio, e non un mero elemento decorativo.

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