Modalità di restauro di pitture murali realizzate ad affresco
Modalità di restauro di pitture murali realizzate ad affresco : descrizione
Questo intervento riguarda le pitture murali che sono frequentemente conservate all’interno ma anche all’esterno dei manufatti storici, soprattutto religiosi. Queste pitture murali possono essere state realizzate con tecnica ad affresco, a secco o a mezzo fresco, il loro stato di conservazione spesso dipende proprio dalla tecnica di esecuzione. Questa scheda descrive le modalità di restauro di pitture realizzate ad affresco.
Materiali e tecniche operative
- messa in sicurezza delle parti di intonaco e pellicola pittorica in pericolo di caduta tramite garzatura e velinatura al fine di consentire le operazioni di restauro più urgenti, evitando la caduta e la perdita di materia originale. Successiva identificazione tramite percussione di tutti i punti in cui l’intonaco originario risulta distaccato dall’arriccio o questo dal supporto murario e sigillatura dei bordi e dei margini delle lesioni di frammentazione degli intonaci;
- riadagiamento delle scaglie di colore sollevato tramite iniezioni di resina acrilica in soluzione acquosa, caricata con carbonato di calcio, al fine di permettere una migliore riadesione.
- consolidamento degli intonaci e della pellicola pittorica decoesa con impacchi ripetuti di idrossido di calcio disperso in alcol isopropilico. Successiva rimozione dei depositi superficiali con impacchi di carbonato di ammonio in soluzione satura;
- rimozione meccanica delle stuccature e delle rappezzature incongrue che per morfologia o composizione risultavano inidonee alle superfici dei dipinti. Eliminazione delle formazioni saline tramite impacchi ripetuti di polpa di cellulosa ed acqua deionizzata, previa interposizione di carta giapponese.
- stuccatura delle crepe e delle lacune con malta di calce naturale priva di sali e sabbia silicea ben lavata ed asciutta di media granulometria, cercando di imitare la tessitura originale e lasciando sotto livello le zone trattate a neutro. Successivo reintegro pittorico delle abrasioni e delle microlacune con colori ad acquerello in leggero sottotono.
Raccomandazioni
Ogni operazione deve essere graduabile (si deve poter controllare la sua intensità e la quantità di materia da rimuovere), selettiva (si deve poter scegliere cosa asportare e cosa lasciare) e, soprattutto, non dannosa per il supporto.
(a sinistra) particolare dell’affresco durante l’intervento di rimozione delle solfatazioni con impacchi
(a destra) particolare della mano di Santo con tassello di pulitura da fissativi polimerici e ritocchi pittorici alterati
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A. B. Caldini, Il restauro degli affreschi absidali della pieve cimiteriale di San Rocco a Felizzano (Al)