Pareto sull’Appennino ligure è l’ultimo baluardo lungo la via dei Calanchi

Pareto, borgo sull’Appennino ligure, rappresenta l’ultimo baluardo lungo la via dei Calanchi. Dalle alture di Pareto si dominano le Langhe e la catena alpina del Monviso.

Nel territorio di Pareto si erge il monte Orsaro così denominato perché il epoca remota era abitato dall’orso; da ammirare anche il lago Scuro molto profondo immerso nella natura selvaggia.

Le prime documentazioni storiche risalgono al 991, anno di fondazione dell’Abbazia di San Quintino di Spigno, nelle quali si legge che il figlio del marchese Aleramo donò ai monaci benedettini alcuni ettari di terreno nel territorio di Pareto.

Durante i secoli fu alternativamente possedimento dei Marchesi del Vasto, dei Del Carretto, dei Marchesi di Ponzone fino ai marchesi del Bosco e di Pareto.

Nel XIII secolo il Castello ed il feudo vennero acquistati dalla Repubblica di Genova, la quale ogni anno eleggeva un castellano che aveva il compito di difendere con le armi il maniero e di riscuotere i pedaggi monitorando il taglio abusivo di alberi che servivano a Genova per la costruzione delle navi.

Il castello nel XIII e XIV secolo fu teatro di alcune vicende belliche tra cui lo sventato attacco dell’esercito alessandrino in guerra contro Genova ed un fatto d’armi tra le truppe francesi guidate da Luigi d’Orleans ed il doge Antoniotto Adorno.

Nel XV secolo passò nelle mani dei Marchesi del Monferrato e nel XVI secolo divenne possedimento dei Gonzaga di Mantova, famiglia alla quale l’imperatore Carlo V aveva consegnato il Monferrato nel XIV secolo. Nel 1636 il Castello di Pareto venne in parte distrutto dagli spagnoli e quasi un secolo dopo nel 1713 il paese venne annesso al Regno di Sardegna, inglobato nella provincia di Acqui organizzata da casa Savoia.

Tra le attrattive turistiche da segnalare il castello trasformato in un dimora signorile di proprietà della famiglia Rosselli, sulle cui pareti si possono ammirare bassorilievi del XVI secolo con scene di caccia.

La Chiesa parrocchiale di San Pietro in stile barocco ligure che conserva al suo interno colonne tuscaniche del XVI secolo ed un pulpito in legno del XVII secolo.

Nelle due frazioni di Roboaro Miogliola sono ubicate le parrocchiali di San Rocco e dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria; in particolare nella chiesa di San Rocco del XVIII secolo sono conservati un altare in barocco genovese con smalti policromi, un coro in legno del XIX secolo ed alcuni affreschi datati XVI e XVII secolo.

Infine di interesse la Chiesa di Santa Rosalia del XVII secolo costruita in ringraziamento della grazia ricevuta durante un’epidemia di peste; all’interno si possono ammirare affreschi tra i quali uno del XVII secolo ed una statua in legno di quali due metri di altezza.


Pareto è uno dei 58 comuni del G.A.L. Borba in provincia di Alessandria, scarica da questo portale le nuove Linee guida per la conservazione e il recupero dell'architettura rurale e il paesaggio del Gal Borba. 

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