Memoriale 14.08.2018 per non dimenticare il crollo del ponte Morandi
Memoriale 14.08.2018 per non dimenticare
Il memoriale 14.08.2018 è una parte molto significativa del progetto “il parco del Polcevera e il cerchio rosso” creato per non dimenticare le 43 vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova.
Fu presentato per la prima volta nell’agosto del 2021 a Palazzo Tursi a memoria del drammatico evento che seppur a distanza di anni ha continuato e continua a lasciare ancora una profonda cicatrice nella città della Lanterna. Il progetto rappresenta un luogo di memoria e di speranza dove sono stati realizzati spazi privati e spazi aperti a tutti con la costruzione di una casa famiglia, di un museo ospitati all’interno di un edificio industriale e di una serra e di un punto incontro che avranno un volto nuovo prolungamento della struttura esistente.
L’architetto Stefano Boeri, capogruppo del team vincitore del concorso, in occasione della presentazione dei lavori avvenuta nel dicembre 2024 alla presenza di molte autorità, ha voluto rimarcare il significato del ricordo di questa tragedia “inevitabile perché inaccettabile” che ha colpito ogni singolo genovese; inoltre sempre l’architetto Boeri ha descritto il “memoriale” come un “modo per provare a guarire un paese abituato a dimenticare grandi tragedie”.
Gli spazi dedicati al progetto devono servire sia al ricordo della tragedia che ha portato via 43 vite umane sia a capire come gestire certe costruzioni lasciate molto spesso al degrado ed all’incuria per evitare il ripetersi di gravi disastri. La gestione dell’accoglienza del pubblico del memoriale, sito in argine Polcevera, è stata affidata dal Comune di Genova ad una cooperativa di solidarietà e lavoro e la visita ai vari spazi avrà luogo dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 ed il sabato e la domenica dalle 10 alle 16.
Vediamo quali sono i percorsi di accesso ai singoli ambienti:
- casa delle famiglie uno spazio intimo di raccoglimento dedicato alle famiglie delle vittime che propone una serie di narrazioni a tema: si parte dall’antica costruzione del ponte Morandi, realizzato nel periodo del boom economico come esigenza di nuove tratte stradali ed autostradali dovute all’incremento esponenziale del traffico automobilismo. Si passa ai drammatici momenti del crollo della struttura con i soccorsi e le vittime. Interessante è il lavoro dei vari media sulle reazioni avvenute in quella funesta giornata in tutto il mondo da parte delle testate giornalistiche, dal mondo politico e culturale-scientifico. Una narrazione a tema molto toccante riguarda la fase giudiziaria così difficile e delicata perché ai vari capi di imputazione della mancata gestione di una struttura così importante come un ponte di collegamento di una grande città si aggiunge la drammaticità degli eventi. Il percorso termina con uno spazio dedicato alla ricostruzione, attraverso una installazione multimediale di un cilindro di cinque metri di altezza, del momento del crollo che vuole trasmettere al visitatore lo stato di terrore e sgomento di quegli interminabili minuti con il ricordo delle vittime rappresentate da fasci di luce. Nella stessa stanza saranno presenti blocchi delle macerie del ponte Morandi quando saranno dissequestrati.
- serra bioclimatica, nei suoi 410 metri quadrati, ospita una collezione di specie arboree ed arbustive che rappresenta la complessa flora ligure e nello stesso tempo vuole significare la rinascita dopo la tragedia. Il progetto ad oggi è ancora in fase di sviluppo poiché a fine marzo 2025 verranno realizzate zone verdi caratterizzate da un “grande giardino botanico” ed una ludoteca che ospiterà attrezzature per giochi di movimento, feste per bambini, giochi da tavolo, videogiochi, laboratori, sala studio e per l’ascolto di musica e per la lettura. L’area verde è un insieme di fiori e piante con la presenza di alberi di gelso; una parte del parco sarà adibita al giardino degli Eduli con siepi, alberi da fiore e frutto ed essenze profumate.
La realizzazione dei lavori della sezione naturalistica, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), rientra nell’ambito di un programma “sperimentale sull’adattamento ai cambiamenti climatici”: per esempio verranno realizzati particolari pavimentazioni drenanti con l’uso di materiali specifici che consentiranno di evitare eccessi di calore nei mesi estivi ed inoltre la particolare permeabilità e traspirazione del terreno consentirà maggiore umidità nei periodi di siccità ed al contrario ridurrà al minimo le problematiche nei mesi di forti precipitazioni.
Concludiamo questo articolo con le parole dell’architetto Boeri che ha voluto rimarcare il senso umano di questo progetto da parte dei parenti delle vittime che hanno accettato di “creare un luogo che replicherà il loro dolore ….. non solo per un senso di giustizia, ma perché sapevano che raccontare le origini di questa tragedia sarebbe stato di grande utilità per tutti”.