L’architettura rurale del territorio di Langhe e Roero
Nella zona delle Langhe e del Roero è possibile trovare vari esempi di nuclei rurali ancora ben conservati. Si tratta di costruzioni semplici ad uso abitativo spesso accorpate a costruzioni si servizio come fienili, stalle, cantine o pozzi, forni e ciabot e in alcuni casi anche piccole cappelle per il culto devozionale.
In Alta Langa è frequente rintracciare il tipico “Crotin” così era chiamato il pozzo posto accanto agli essiccatoi delle castagne. Una tipologia rurale molto significativa era quella degli edifici ad “L” dove la parte più lunga era organizzata con l’unione della stalla al fienile. Nella zona di alta Langa la struttura era semplice con una cucina al pian terreno ed al piano superiore la suddivisione tra le camere da letto, la stalla ed il fienile; al contrario nella bassa Langa la struttura era più articolata e di dimensioni maggiori con la cantina ed il fienile all’interno di ampie cascine accanto alla parte abitativa più accogliente. Quest’ultima era spesso accompagnata dalla presenza di ballatoi ai quali si accedeva attraverso scale esterne in legno. La copertura era generalmente costituita da un tetto a capanna e la muratura era in pietra a vista nell’alta Langa ed in mattoni nella bassa con l’aggiunta dell’intonaco ma soltanto nella facciata dell’edificio usato come abitazione.
Molto interessanti sono i ciabot o casot, piccole e semplici costruzioni che si articolavano su uno o due piani ed erano utilizzati come depositi per attrezzi, per i prodotti agricoli ed anche come funzione di rifugio temporaneo. In alta Langa i ciabot erano posti all’interno dei boschi accanto a sentieri ed erano edificati con pietra a scaglie a vista. Nella bassa Langa e nel Roero erano invece costruiti a mezza costa accanto alle vigne; erano in mattoni pieni a vista oppure con aggiunta di intonaco. Nel caso di ciabot a due piani, quello superiore era raggiungibile o attraverso il dislivello del terreno oppure con scale a pioli interne. La copertura era realizzata con pietre irregolari o con coppi in mattoni secondo la zona interessata. Il ciabot ha rappresentato per secoli l’edificio più legato al lavoro agricolo dei contadini per questo è fondamentale la sua sopravvivenza per ricordare e tramandare una tradizione legata agli abitanti di queste terre.
Nell’alta Langa piuttosto frequenti sono i muri realizzati in pietra a secco necessari sia per il declivio dei versanti che per il drenaggio dell’acqua. Il materiale principale è la pietra di Langa con le varie colorazioni in base alla zona; venivano ricavate dall’aratura dei campi ed erano sistemate con molta cura per costruire muri resistenti.
Approfondimenti tecnici possono essere ricavati consultando La guida al recupero dell’architettura rurale del G.A.L. Langhe e Roero edito da edizioni Blu a cura della Prof. Daniela Bosia.