L’architettura religiosa tra le vallate del cunese: Sant’Anna di Vinadio e il Santuario di San Magno (I parte)
Questo mio contributo (in due parti) sull’architettura religiosa delle vallate cuneese, alle quali sono molto affezionata, ha lo scopo di descrivere un viaggio attraverso edifici religiosi di notevole valore e tradizione che racchiudono storie antiche, leggende molto interessanti; alcuni sono conosciuti altri meno ma ugualmente degni di importanza poiché conservano preziose opere artistiche di particolare valore.
Le vallate di Cuneo sono un patrimonio di tradizioni folcloristiche, di influssi occitani, di arte e cultura in un susseguirsi di colline, di aspre montagne, di bellezze naturali ed architettoniche in questo contesto non mancano naturalmente santuari, abbazie ed altre dimostrazioni della devozione religiosa di queste popolazioni che hanno sempre vissuto in un mondo particolare lontano dal vortice delle città, in cui spesso le imponenti cime montuose hanno protetto opere d'arte molto singolari.
Sant'Anna di Vinadio è il santuario più alto d'Europa situato a 2035 mt. di altezza, la strada su cui si erge sale fino al colle della Lombarda, valico alpino nelle alpi marittime al confine con la Francia. Il santuario, dedicato ad Anna e Gioachino genitori di Maria madre di Gesù, era in origine – tra l'XI ed il XII secolo – una chiesa-ospizio per assistere i viandanti. La leggenda narra che Sant'Anna apparve ad una pastorella per indicarle il luogo dove costruire la chiesa, il luogo dell'apparizione sarebbe stato sopra un masso ancor oggi chiamato “dell'apparizione" posto a 500 metri dal santuario lungo una mulattiera che porta al passo di Sant’Anna. Il primo testo dedicato alla chiesa risale al 1443, nel 1681 fu inaugurata la nuova costruzione così come la si vede oggi, con il pavimento in ascesa posato su rocce levigate dagli antichi ghiacciai. Accanto al santuario sorgono alcuni edifici che in epoche antiche servivano come stalle e fienili per ospitare i pellegrini ed i loro cavalli; durante la rivoluzione francese la zona è stata teatro di numerose battaglie. La bellezza del santuario sta soprattutto nella sua ubicazione tra le vette delle alpi marittime dove regna la pace e la tranquillità in un luogo di riposo e meditazione che celebra religione e natura in un ambiente accogliente da favola.
Dalla valle Stura passiamo alla Val Grana, lungo il percorso è visibile lo straordinario Santuario di San Magno a 1761 mt. di altezza, dedicato al martire cristiano San Magno, protettore del bestiame e dei pascoli. Il luogo dove sorge l'edificio sacro fu utilizzato in epoche antichissime per culti pagani come testimonia il ritrovamento nel 1894 di un altare romano dedicato a Marte. Il primo nucleo dell'edificio risale al 1475, ma l'attuale struttura del santuario è del XVIII secolo; di particolare interesse è la costruzione di fornaci con le quali si produceva la calce attraverso pietre e rocce estratte dalle adiacenti montagne. Nel XX secolo il campanile è stato oggetto di restauro insieme alla copertura del tetto e all'antica cappella, splendido gioiello artistico. Il santuario di San Magno sorge isolato ed imponente in una cornice naturale costituita da montagne, prati e verdi pascoli come una pietra preziosa incastonata nella bellezza della natura.