Tra l’Appennino e il mare roccaforti e fortificazioni

 

il Castello della Pietra di Vobbia e il rudere del Castello dei Fieschi a Montoggio

Molto spesso nell'entroterra ligure a difesa di un territorio tra l'Appennino ed il mare, venivano costruite roccaforti e fortificazioni, è questo il caso di due castelli situati in Valle Scrivia quello della Pietra di Vobbia e quello dei Fieschi a Montoggio.

Il Castello della Pietra di Vobbia è uno dei monumenti più caratteristici dell'entroterra genovese, situato all'interno del Parco naturale regionale dell'Antola è collocato in una posizione particolare tra le rocce che ne costituiscono i naturali bastioni e domina dall'alto il torrente Vobbia.

Non esistono specifiche fonti documentarie che attestano la sua data di costruzione che pare comunque collocabile intorno al 1100: i primi documenti risalgono, infatti, al 1252 e parlano di un feudatario alla cui famiglia venne dato l'appellativo di " della Pietra”, in quell’epoca il castello aveva le stesse caratteristiche architettoniche di quelle che vediamo oggi. Nei secoli la proprietà dell'edificio è passata dagli Spinola agli Adorno con regolare registrazione del 1518. Nel XVIII secolo il Castello della Pietra è stato abbandonato e il bronzo dei cannoni, prelevato dal Vescovo di Tortona, viene riutilizzato per la fusione della campane della Chiesa di Crocefieschi, altra località rinomata della vallata. Dopo altri passaggi di proprietà, la struttura viene donata al Comune di Vobbia e nel 1981 la provincia di Genova intraprende lavori di restauro e salvaguardia, attraverso vari rilievi strutturali dell'edificio nel suo complesso.

Il castello è diviso in due corpi posti a quote differenti, l'avancorpo è costituito da tre piani; di particolare interesse è un ampio salone centrale a pianta quadrata con soffitto a volta in cui si svolgeva la vita sociale, attraverso le aperture si domina tutta la vallata sul torrente Vobbia. Fondamentale per la vita del castello è la cisterna scavata nella roccia in cui venivano convogliate le acque piovane che scendevano dai tetti anche grazie a canali di raccolta che uscivano dalle rocce.

 

Altra caratteristica struttura strategica è il Castello dei Fieschi di Montoggio, posto a difesa dell'alta Valle Scrivia e di proprietà di una delle famiglie più importanti della Repubblica di Genova dal XV al XVI secolo. Purtroppo le vicende storiche del castello sono legate alla congiura di Gianluigi Fieschi contro Andrea Doria, altra famiglia influente genovese, atto che viene scoperto e sventato con la conseguente uccisione del Fieschi e la completa distruzione della roccaforte avvenuta nel 1547. La struttura attuale è ruderale, attraverso i documenti di archivio è stato possibile ipotizzarne l’immagine originaria a pianta quadrata con torri difensive. Tutta la struttura della roccaforte aveva a disposizione una serie di armi da fuoco anche di artiglieria all'avanguardia: archibugi, cannoni di ogni dimensione, bombarde.

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