L’antica “Alba Docilia” oggi Albisola (Sv) nota in tutto il mondo per essere la “Capitale della ceramica d’Artista”
Albisola (o Albissola) è una bellissima cittadina della riviera ligure di ponente distante pochi chilometri dalla città di Savona. Si tratta di un insediamento già documentato in età preistorica che in epoca romana assume il nome di Alba Docilia. Durante il medioevo Albisola diventa un importante luogo di villeggiatura per le nobili famiglie genovesi.
E’ però la storia più recente quella che segna le sorti di questo piccolo centro turistico quando negli anni Cinquanta l'antico borgo si trasforma in un salotto culturale che ospita nomi importanti dell’arte italiana contemporanea da Lucio Fontana ad Aligi Sassu, dando il via ad una intensa vita culturale per la cittadina ligure.
Sono numerose le gallerie del centro storico che organizzano mostre d’arte e corsi di ceramica coniugando vecchie e nuove tecniche di lavorazione. E’, infatti, proprio la ceramica una delle attività prevalenti e più fiorenti di Albisola.
Lo sviluppo della ceramica in Liguria è molto antica e si diffonde grazie alla presenza di bacini di argilla rossa e di cave di terra bianca, materie prime indispensabili per la lavorazione di questo elemento.
Le prime notizie sulla produzione della ceramica a Savona risalgono alla seconda metà del XII secolo mentre ad Albisola l’uso è documentato a partire dal XV secolo.
Tra il 1500-600 la ceramica ligure ha il suo magico splendore complice la diffusione della maiolica dal decoro blu cobalto e dai soggetti dal gusto orientale, geometrico-floreale, con soggetti animali o architetture reali e fantastiche.
La ceramica di Albisola ha il suo marchio di fabbrica nella lavorazione di piatti e vasi con la cromatura blu su sfondo bianco e con decorazioni architettoniche che riproducono anche figure mitologiche, fiori e alberi; questa tradizione si fa risalire alla prima metà del Seicento. Le fonti storiche documentano che nel XVI secolo le fornaci di ceramica sono ben quattordici e nel corso dei secoli aumentano in tutto il territorio, dopo un periodo di decadenza tra il XVIII e XIX secolo, si ha un'inversione di marcia con la produzione di pentole da fuoco. Nel XX secolo si ha un ulteriore incremento della produzione con nuove fabbriche tanto che Albisola diventa "Capitale della ceramica", negli anni Trenta il futurista Marinetti la definisce "Libera repubblica delle arti" proprio per il suo essere un Museo all'Aperto.
Da un punto di vista tecnico la ceramica è un impasto di sostanze argillose che, dopo essere stato modellato, viene cotto al forno; ad Albisola esiste anche il Museo della Ceramica intitolato a Manlio Trucco che ospita opere moderne alcune del trevigiano Arturo Martini, grandi vasi tra cui alcuni provenienti dalle storiche farmacie dell'Ospedale San Martino di Genova (risalenti al XVII secolo).
Albisola è poi molto famosa per la sua Passeggiata degli Artisti inaugurata nel 1963 e restaurata tra il 1999 ed il 2000, caratterizzata dalla presenza di mosaici realizzati da materiali particolarmente resistenti alle intemperie.
Questa passeggiata, lunga circa un chilometro, rappresenta un esempio unico di opera d’arte all'aperto inserita in un contesto urbano che reca la firma di numerosi artisti; camminando sul lungomare si può ammirare la bellezza dei colori e dei soggetti rappresentati unendo l'odore del mare alla tradizione di un'arte che ha reso famosa Albisola in tutto il mondo.