Interventi di stuccatura e integrazioni mancanze
Descrizione
Questo intervento consiste nella reintegrazione di vuoti, mancanze o lacune presenti nello strato di intonaco esistente, mediante operazioni di sigillatura, costipamento o rappezzo.
Materiali
Devono essere impiegate malte a base di calce aerea compatibili con quelle della muratura sottostante e con l’intonaco esistente, prive di sali eventualmente additivate con idraulicizzanti naturali e colorate in pasta con terre naturali.
Devono essere evitate malte idrauliche e a base cementizia e tinte plastiche e sintetiche, come quelle al quarzo, in quanto incompatibili con i materiali tradizionali, possono accelerare i fenomeni di degrado e sono caratterizzate da un precoce invecchiamento.
Tecniche e fasi operative
L’intervento prevede le seguenti fasi operative:
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verifica dello strato di intonaco esistente ed eventuale intervento di preconsolidamento o di riadesione per le parti distaccate dal supporto.
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verifica dello stato di conservazione del supporto murario in corrispondenza della lesione o della mancanza;
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eventuali interventi di consolidamento puntuale o di sigillatura dei giunti della muratura e dei lembi delle porzioni di intonaco instabili;
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pulitura con mezzi meccanici del supporto murario;
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stesura del nuovo intonaco, in uno o più strati, in relazione allo spessore di quello esistente, eventualmente sotto o sopra squadro, previo consolidamento dei bordi della lacuna.
Raccomandazioni
Si raccomanda di verificare lo stato di conservazione dell’intonaco esistente, evitando rimozioni non necessarie, con mezzi ed azioni meccaniche che potrebbero distruggere le parti ancora stabili e sane.
Particolare di facciata prima dell’intervento di integrazione | Particolare di facciata dopo l’intervento di integrazione |
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Cfr.,: A. B. Caldini – D. Bosia, L’edilizia rurale del GAL Borba: linee guida per il recupero