Come ripristinare un sicuro contatto tra le pietre di una muratura?

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DESCRIZIONE

Questo intervento consiste nella risarcitura e nella successiva stilatura dei giunti di malta di allettamento parzialmente o totalmente mancanti, decoesi ed erosi. L’intervento può essere associato a rincocciature puntuali che consistono nell’inserimento di pietre mancanti a chiusura di vuoti di maggiori dimensioni, o a riparazioni eseguite su murature ad apparecchiatura regolare con la tecnica detta del “cuci e scuci” che consiste nell’estrazione di pezzi degradati e nell’immediata sostituzione con altri di uguale forma e materiale. L’intervento si pone tre obiettivi:

1) ripristinare un sicuro contatto tra le pietre della muratura;

2) conferire stabilità e continuità alla superficie muraria;

3) eliminare le vie di penetrazione ed aggressione degli agenti esterni (infiltrazioni di acqua e sostanze inquinanti, attecchimento di vegetazione infestante, ecc.).

Materiali

E’ necessario utilizzare malte compatibili con i materiali esistenti ed evitare le malte cementizie che risultano essere rigide, impermeabili e particolarmente igroscopiche nonché ricche di sali e che possono impedire la traspirazione del muro e provocare efflorescenze saline e distacchi dal supporto.

Occorre invece utilizzare malte a base di grassello di calce aerea, eventualmente additivate con idraulicizzanti naturali (coccio pesto, cenere, limatura di ferro) o chimici o ancora malte premiscelate prive di sali. L’aggregato consigliato è la sabbia di fiume lavata con granulometria medio-fine, compatibilmente con le condizioni di impiego ossia dimensioni e profondità dei vuoti da colmare e necessaria fluidità dell’impasto affinché raggiunga e riempia tutte le cavità.

Tecniche e fasi operative

L’intervento prevede le seguenti fasi:

  1. scarnificazione e asportazione dei giunti di malta degradati;
  2. pulitura meccanica dei vuoti eseguita con spazzole di ferro ed altri strumenti a punta fine e con il limitato ausilio di acqua;
  3. riempimento dei vuoti con la nuova malta, con ausilio di strumenti appropriati in relazione alle dimensioni delle lacune (siringhe, piccole spatole, ecc.); in fase di stesura dell’impasto occorre verificare che la malta abbia raggiunto tutti i vuoti da riempire;
  4. sigillatura e stilatura superficiale dei giunti.

Raccomandazioni

L’intervento deve essere eseguito quando la decoesione o la mancanza interessano la parte superficiale della muratura; se i fenomeni sono estesi in profondità si dovrà ricorrere ad interventi di consolidamento più incisivi. Il nuovo giunto di malta deve essere leggermente sottolivello per evitare rabboccature o riquadrature debordanti. Le nuove malte dovranno avere una coloritura che si armonizzi con quella dei giunti esistenti.

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Prima e dopo l’intervento di integrazione puntuale, sigillatura e stilatura

 

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    Cfr: A. B. Caldini – D. Bosia, L’edilizia rurale del GAL Borba: linee guida per il recupero

     

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