Il sito archeologico di Monteu da Po (Industria) alle porte del Monferrato
Il sito archeologico di Monteu da Po (Industria) alle porte del Monferrato
Monteu da Pò è un'antica colonia romana posta ad una trentina di chilometri da Torino e alle porte del Monferrato. Questa colonia ha origine nel II secolo a.C. quando i Romani avviarono la conquista del Piemonte. Con la conquista del territorio dei Liguri prende il via la fase della costruzione delle arterie consolari Postumia ed Aurelia e la fondazione di importanti colonie quali Derthona (l’attuale Tortona) e successivamente tra il 125 ed il 123 a.C. sotto Fulvio Flacco Valentia (Valenza Pò) fino alla fondazione di Monteu da Po (attuale Industria).
Due date importanti per la storia del territorio furono il 49 a.C. anno di concessione della cittadinanza romana ai centri piemontesi in conseguenza della legge Roscia ed il 25 a.C. anno della fondazione di Aosta, la romana Augusta Praetoria che segnò la conclusione della conquista del territorio ad opera del console Varrone. La conquista romana portò indubbiamente anche un mutamento nei materiali da costruzione in precedenza soprattutto deperibili e recuperabili nel territorio; da questa fase di riordino del complesso architettonico della civiltà prese il via nel XVIII secolo uno studio archeologico approfondito della zona lungo la pianura del Pò. Di Industria parla anche Plinio il vecchio che la descrive così:“sito nato da un preesistente villaggio primitivo chiamato Mercato sul Po”.
Nel XIX secolo il conte Bernardino Morra avviò una serie di studi archeologici con mappatura degli scavi e dei reperti rinvenuti; la parte maggiormente interessata era costituita da una vasta pianura anticamente dedicata alle divinità egizie. Tale religione era molto seguita dalle popolazioni locali, ne sono testimonianza sia numerose incisioni che vari oggetti di culto in bronzo rinvenuti durante gli scavi.
La sua ubicazione tra il Pò e la Dora Baltea ha fatto di Industria un importante centro di navigazione su fiume ed un centro commerciale anche per il trasporto di minerali, di ferro e rame provenienti dalle miniere della Val d’Aosta; tale importanza rimase fino a tutto il IV secolo d.C..
Con la crisi generale dell’impero romano e l’invasione unna ebbe termine l’egemonia del porto fluviale di Industria, con l’abbandono della colonia tra il V ed il VII secolo. Della città di Industria non si ebbero più notizie fino al 996 quando l’imperatore del Sacro Romano Impero, Ottone III cedette il feudo al Vescovo di Vercelli.
Oggi il sito archeologico di Industria è caratterizzato da botteghe ed abitazioni strutturate e disposte secondo un piano di regolazione degli isolati e delle vie di comunicazione molto importante, anche se la parte già venuta alla luce rappresenta soltanto una piccola sezione dell'antica città romana. Tra gli edifici più antichi il tempio di Iside di età augustea, grandioso con il suo podio rettangolare circondato da un recinto e da un portico a colonne. La facciata principale del tempio era rivolta verso il Foro, area molto vasta non ancora interessata dagli scavi archeologici.
Accanto al tempio erano ubicati degli edifici per le cerimonie sacre con vasti spazi sia per le processioni che per i riti particolari ed infine uno spazio dedicato alle offerte votive.
Dietro il tempio di Iside era situato il tempio di Semiramide (II secolo d.C.) con un grande cortile centrale con un corridoio semicircolare e due tempietti. Infine la domus che si snodava attorno ad un cortile circondato da un porticato; era un ambiente a forma quadrata destinato alle riunioni dei fedeli.
Tra i reperti rinvenuti in luoghi particolari forse oggetti preziosi nascosti durante l’abbandono della città, possiamo ammirare le rappresentazioni di Iside (la fortuna), del Toro Apis e del bambino divinizzato Arpocrate, assieme a statue femminili tra le quali “La danzatrice velata”. Si tratta di una scultura molto enigmatica che rappresenta una fanciulla nell’atto di danzare sulla punta di un piede ornata da una elegante veste stropicciata. Per concludere sono stati trovati anche svariati oggetti in bronzo ed uno strumento musicale che era usato durante le cerimonie religiose.