La Cattedrale di San Lorenzo e la suggestiva facciata in marmi policromi
La Cattedrale di San Lorenzo e la suggestiva facciata in marmi policromi
Lungo la centrale Via San Lorenzo ci si imbatte in una delle Cattedrali più belle di Italia quella di San Lorenzo a Genova consacrata nel 1118 dal Papa Gelasio II quando non era ancora ultimata poiché restava ancora da completare la suggestiva facciata in marmi policromi.
Intitolata a Lorenzo martire cristiano ucciso sulla via Tiburtina a Roma nel 258, laa tradizione racconta che Lorenzo avrebbe accompagnato il Papa Sisto II in un viaggio in Spagna, facendo tappa a Genova nel luogo nel quale sarebbe successivamente sorta una cappella e poi una chiesa dedicata al santo.
Nel 1098 ebbero inizio i lavori per la costruzione di una chiesa in stile romanico con soldi provenienti dalle crociate e da tasse comunali su progetto di maestranze lombarde. La struttura iniziale della chiesa prevedeva la presenza di due torri campanarie. Tuttavia la torre di sinistra non fu più portata a termine, ne fu realizzata solo una parte che poi divenne l’attuale loggia nel 1477. Il campanile che oggi possiamo ammirare fu terminato solo nel 1522 e la sua altezza complessiva è di 60 metri circa. I portali sono in stile gotico tutti e tre, risalgono al XIII secolo e sono nettamente distaccati dall’insieme del resto della cattedrale.
Gran parte della struttura di questa chiesa ricorda l'arte normanna più che a quella gotica, suggerita anche dalle grandi aperture per i tre portali e dal motivo del rosone centrale tipicamente appartenente a questo stile. Le fiancate della chiesa sono di origine romanica e si affacciano su due strade diverse.
L’interno a pianta basilicale è scandito in tre navate da colonne marmoree del XIV secolo; la navata di sinistra è caratterizzata dalla vasca battesimale del XV secolo, dalla cappella di San Giovanni Battista sempre del XV secolo, patrono della città della lanterna, la cappella, restaurata in epoca recentissima, conserva due statue raffiguranti la Madonna con Bambino e il Santo patrono opere dello scultore Andrea Sansovino, vissuto tra il XV ed il XVI secolo molto attivo soprattutto nella Firenze dei Medici.
Di notevole valore ed interesse è la cappella del Santissimo Sacramento con affreschi del pittore bergamasco Bernardo Castello e del ligure Luca Cambiaso; nel tabernacolo in stile neoclassico dell’architetto genovese Carlo Barabino, è situato un ostensorio a tempietto del XIX secolo.
Il presbiterio conserva l’altare in marmo del XVII secolo dominato dalla pregevole statua in bronzo della Madonna disegnata da Domenico Fiasella, a memoria della proclamazione di Maria a Regina della città e dei dogi della Repubblica di Genova avvenuta nel 1637.
La scultura rappresenta la Madonna in Trono con lo scettro, sormontata da due angeli che le posano la “Corona regale” sul capo; a completamento dell’opera il Bambino Gesù con lo sguardo rivolto verso la Madre ed in atto di pronunciare le parole “governali Tu” e la presenza di due angeli che sorreggono un drappo nel quale è rappresentata la mappa della città di Genova.
Gli affreschi della volta e del catino, che rappresentano scene della vita di San Lorenzo, sono di Lazzaro Tavarone, pittore locale discepolo di Luca Cambiaso.
La navata di destra è impreziosita dalla Cappella di Nostra Signora del Soccorso nella quale si possono ammirare affreschi del genovese Carlone, statue del XVI secolo rappresentanti vari santi ed apostoli e due tele una della Crocifissione di Barocci da Urbino del XVI secolo ed una con Maria ed alcuni Santi.
Di notevole pregio è il monumento dov’è sepolto uno dei vescovi più importanti della città, il cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova dal 1946 al 1987.
Infine ancora di pregevole fattezza il sepolcro del cardinale Boetto, arcivescovo genovese dal 1938 al 1946, il quale trattò la resa alle truppe tedesche il 25 aprile 1945, salvando la città ed il suo porto dalla distruzione ed il monumento funebre della famiglia Cybo del XVI secolo in marmo degli scultori della Porta ed i meravigliosi affreschi riguardanti il Giudizio Universale opera di un pittore bizantino del XIV secolo.
All’interno della cattedrale è conservata “una bomba” che il 9 febbraio 1941 colpì l’edificio senza esplodere, quasi un segno di vittoria della Pace sulla guerra portatrice di morte.
All’interno della Cattedrale è allestito il Museo del Tesoro, un capolavoro della museografia progettato da Franco Albini che conserva gli oggetti del Tesoro, alcuni dei quali hanno rappresentato e continuano a incarnare lo spirito della città, come il Sacro Catino, la Cassa Processionale di San Giovanni Battista e la Croce degli Zaccaria. Visitabile all’interno di San Lorenzo è il Battistero di San Giovanni con l’antica chiesa di Santa Maria della Vittoria, mentre ancora collegato alla Cattedrale è il suo Chiostro dei Canonici, eretto nel XII secolo e tuttora sede del Museo Diocesano.