Giornate FAI di primavera: sabato 23 e domenica 24 marzo

14 Marzo 202416 Marzo 2024 Arch. Antonella B. Caldini 0 commenti Cartosio, Fonda Ambiente Italiano, Gruppo FAI Acqui Terme, Rifugio Antiaereo Castello Paleologi, torre mediavel, Venanzio Guerci

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Giornate FAI di primavera: sabato 23 e domenica 24 marzo

Sabato 23 e domenica 24 marzo si apriranno le porte delle giornate FAI di primavera e quest’ anno per la prima volta due siti saranno aperti al pubblico grazie al Gruppo FAI di Acqui Terme, costituito lo scorso novembre e di cui faccio orgogliosamente parte.

Visitando online il sito del Fondo Ambiente Italiano è possibile cercare i luoghi che saranno aperti gratuitamente al pubblico in queste due giornate per organizzare con amici e parenti un itinerario ad hoc di cultura e conoscenza di luoghi spesso non accessibili.

Chi sarà sul territorio alessandrino potrà visitare:

ad Acqui Terme (AL) il rifugio antiaereo del Castello dei Paleologi e il Museo Archeologico
a Cartosio (AL) la bellissima torre medievale

Acqui Terme (AL), Castello dei Paleologi

RIFUGIO ANTIAEREO E MUSEO

Non è richiesta la prenotazione. Durata visita: 60 minuti. Orari: sabato 10.00-17.00 (ultimo ingresso ore 16); domenica 10.00-17.00 (ultimo ingresso ore 16)
Note per la visita: Il Castello è accessibile risalendo il parco a monte della Stazione ferroviaria di Acqui Terme e di via Alessandria
Mobilità sostenibile: il sito può essere raggiunto a piedi o con bicicletta dal centro di Acqui. Accessibile ai disabili mediante utilizzo di auto protezione civile per accedere al castello dal parco, previa prenotazione telefonica preventiva al numero 348 2702453 della Protezione Civile di Acqui Terme, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 13,00

Il Castello Marchionale o dei Paleologi, già residenza vescovile, poi fortezza militare, poi carcere, costituisce un complesso edilizio articolato che in alcuni suoi locali ospita il Museo archeologico della città (dal 1970); divenuto cuore di un suggestivo parco cittadino e, dal 1996, arricchito di un Birdgarden ( giardino botanico ricco di essenze arbustive locali e popolazioni di insetti, uccelli, anfibi, minuscoli mammiferi) offre affaccio su scorci suggestivi del Duomo e della città.

La struttura del complesso risale specie alla seconda metà del ‘400 e del ‘600. Il perimetro murario esterno è quasi integro nel lato verso la città, ben conservato verso nord, mentre a sud evidenzia rifacimenti più tardi ; il lato est, di accesso al Birdgarden e Museo, squarciato dalle mine francesi nel 1746, dal 1815 subì l’apertura di un grosso varco (ingresso attuale).Del nucleo originario medievale del castello non rimane ormai più nulla. Le strutture più antiche attualmente esistenti (seconda metà del XV secolo)coincidono con ponte levatoio e una parte della cinta muraria in cui si trova una torre difensiva angolare. Di epoca napoleonica è tutta l’ala separata delle ex-Carceri.

Sotto il castello c’è un rifugio con funzione antiaerea costruito nel 1943: tre gallerie scavate nel tufo (sviluppo totale ca. 112 metri), con camini di aereazione, latrine, fontanelle di acqua potabile, impianto di illuminazione elettrica, impianto telefonico, alto parlante e apparecchio radio. Lo spazio antistante il Museo (con portico di seconda metà del ‘600) ospita blocchi di struttura termale romana, due colonne rinascimentali, i resti di un portale gotico, la cassa di una tomba longobarda.

Cosa sarà possibile scoprire nelle Giornate FAI di Primavera?

Il percorso di visita interesserà l’intera area del Castello inclusi i giardini inferiori del Birdgarden e quelli superiori del Museo.

Saranno oggetto di visita anche il Civico Museo Archeologico (tranne le carceri visibili dall’esterno perché in restauro) che per l’evento riaprirà le sale espositive permanenti e i Depositi Museali del Castello, a cura della Direzione del Museo.

La vera novità della visita riguarderà la possibilità di accedere al Rifugio antiaereo sottostante il castello, porzione normalmente non visitabile. Realizzato nel 1943 dall’ingegnere Venanzio Guerci (Alessandria, 1872 – 1959), il rifugio consiste in una galleria scavata nel tufo, a forma di Y con tre ingressi (sviluppo 112,50 mt): uno verso la Stazione ferroviaria, uno verso l’Ospedale e l’altro verso il quartiere Pisterna. La galleria è dotata di camini di aereazione, di camera di soccorso e di gabinetto, di impianto di acqua potabile, illuminazione elettrica, impianto telefonico e radiofonico. Nell’interno è in gran parte costruita con piedritti in pietrame e volte a tutto centro in calcestruzzo, pavimento lasciato allo stato naturale. La visita avrà un taglio storico-artistico.

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Cartosio (AL), TORRE MEDIEVALE

Non è richiesta la prenotazione. Durata visita: 20 minuti. Orari: sabato 9.00-12.00 / 14.00-17.00 (ultimo ingresso ore 16.30); domenica 10.00-17.00 sabato 9.00-12.00 / 14.00-17.00 (ultimo ingresso ore 16.30)
Note per la visita: Si accede alla torre dalla piazza del paese, raggiungibile con i normali mezzi.
Mobilità sostenibile: il percorso di visita non è fruibile a causa di barriere architettoniche che impediscono l’accesso al luogo

La Torre medioevale si erge solitaria al centro dell’abitato di Cartosio sul lato nord di Piazza Umberto Terracini, delimitando l’accesso alle due vie parallele via Roma e via Moreno; sul lato Ovest due ville e un giardino occupano lo spazio un tempo sede del Castello. La Torre nei suoi vari piani ospita pannelli con foto storiche e dettagli tecnici costruttivi. Alla base nello spazio antistante della piazza è collocato il monumento ai caduti di tutte le guerre. Sul lato Nord sempre alla base vi è una storica fontana.

Costruita in stile romanico-provenzale in arenaria locale, la Torre faceva parte di un circuito di avvistamento in comunicazione con le torri di Denice, Vengore nel comune di Roccaverano, Castelletto d’Erro, Terzo, Visone e Cavatore, fungeva tuttavia anche da fortezza abitata dalla guarnigione del Castello. Alta 22,40 metri dal piano stradale più 4 interrati, essa ha una pianta rettangolare e si articola in 7 piani, composti ciascuno da un unico vano. La porticina di accesso era ed è tuttora ubicata a circa 11 m di altezza. Ad essa si accedeva mediante un ponte levatoio che cadeva su un muro battiponte del Castello, mentre ora l’ingresso a piedi avviene tramite una scala a chiocciola esterna. Dei 7 piani, quattro hanno il soffitto a volta e tre erano tavolati in legno rimovibili in caso di attacco. Vi erano poi due piani interrati rappresentati da una cisterna per la raccolta di acqua sorgiva e dalla prigione. La Torre dopo l’ultimo restauro del 2015 è visitabile agevolmente con un sistema di scale interne sino alla sommità, dove dal tetto-terrazzo si può ammirare uno splendido panorama sulla valle dell’Erro e osservare altre torri di avvistamento.

Cosa sarà possibile scoprire nelle Giornate FAI di Primavera?

Pannelli illustranti il periodo storico e gli elementi architettonici sono presenti all’ingresso. Sarà altresì allestita una piccola mostra fotografica illustrante Torre e piazza, con assaggio di prodotti locali. A pochi metri dall’ingresso della Torre, in piazza Umberto Terracini è disponibile un ampio parcheggio per auto e moto, oltre a una colonnina per la ricarica delle e-bike.

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