Finalmente pronto l’Elenco Nazionale dei Restauratori di Beni Culturali
Inutile dire che è davvero una bella notizia quella che alcuni Sindacati (Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil) stanno divulgando da alcuni giorni in merito al fatto che a breve sarà finalmente pubblicato sul sito del MiBACT l'Elenco Nazionale dei Restauratori dopo 20 anni di attesa da parte di migliaia di operatori impegnati nel riconoscimento della loro professione.
Nel lontano 22 giugno del 2015 veniva pubblicato il Bando pubblico per l'acquisizione della qualifica di Restauratore di beni culturali con scadenza al 30 ottobre 2015, successivamente con decreto del Direttore Generale Educazione e Ricerca veniva istituita l'11 novembre 2015 la Commissione per la valutazione delle domande pervenute al Ministero.
La Commissione era così composta: Maria Assunta Lorrai, ex dirigente generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Giovanna Paolozzi Maiorca Strozzi, dirigente di II fascia del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – soprintendente BEAP per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, diplomata restauratore ICR; Pietro Petraroia, ex dirigente generale cultura della Regione Lombardia, ex dirigente storico dell’arte del Ministero per i beni culturali e ambientali; Marisa Laurenzi Tabasso, docente all’Università di Roma La Sapienza – corso di laurea in “Tecnologie per la conservazione dei beni culturali”, ex dirigente ICCROM, ex direttore del Laboratorio di prove sui materiali dell’ICR; Eugenio Vassallo, già ordinario di Restauro architettonico all’Università IUAV di Venezia.
Il primo termine dei lavori era previsto per il 31 maggio 2016, con eventuale proroga di sessanta giorni.
Compito della Commissione era quello di esaminare 6351 domande trasmesse in via telematica da "presunti" restauratori allo scopo di vedere il riconoscimento della loro qualifica. La mole di lavoro della Commissione e soprattutto di documenti e relativi allegati aveva richiesto il potenziamento del numero dei membri con altri tecnici, precisamente 12, pronti a dedicarsi a tempo pieno ai lavori.
Da allora si è giunti sino ad oggi, maggio 2018, questa volta il rispetto delle tempistiche è arrivato direttamente dalla voce del nuovo Segretario generale del Mibact, Carla Di Francesco, subentrata a ottobre, che ha concordato sul fatto che 20 anni per giungere al riconoscimento di una qualifica sono davvero troppi e non possono più essere prorogati (la questione della qualifica ha infatti origini più antiche che risalgono al 2000 con una primo bozza di Bando pubblico messa online nel 2009).
Stando quindi alle fonti ufficiali il 31 di maggio l'elenco sarà consegnato al Ministero per poi essere reso pubblico nel giro di pochi giorni e conterrà indicazioni precise sugli idonei, sui non idonei e sulle pratiche in corso di verifica. A questo punto, elenco alla mano, sarà facile per tutti (enti pubblici, soprintendenze, enti privati) individuare chi effettivamente può mettere mano sui beni culturali e chi no con importanti input anche sul piano degli appalti pubblici.
Staremo a vedere non senza perplessità…in ogni caso un grande bocca al lupo (W il lupo) a tutti gli amici restauratori!
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