Da MiBACT a MiBAC: quali nuove previsioni per i beni culturali?
Da MiBACT a MiBAC: quali nuove previsioni per i beni culturali?
Governo che fai cambiamento che trovi… la speranza è però quella che i cambiamenti non si limitino ad aggiungere o togliere una lettera alla sigla che identifica uno dei ministeri più importanti del nostro Paese quello, appunto, dei beni culturali.
E se prima la sigla MiBACT stava ad indicare il Ministero per i Beni le Attività Culturali e il Turismo oggi, nell'era Bonisoli, la caduta della "T" lascia intendere che il turismo non è più parte integrante dei Beni e delle Attività Culturali ma passa al Ministero delle Politiche Agricole Ambientali e Forestali con il fine di promuovere e valorizzare il turismo italiano anche attraverso i prodotti agroalimentari.
Sono davvero questi i cambiamenti che ci aspettavamo? Dopo le trasformazioni apportate dal Ministro Franceschini (non sempre apprezzabili, almeno a parere di chi scrive) dal nuovo Ministro Bonisoli ci aspettiamo davvero segnali forti di cambiamenti positivi.
Sarebbe, ad esempio, auspicabile che mettesse fine all'annosa questio sul Bando di Qualifica dei Restauratori di Beni Culturali, figure professionali ad oggi riconosciute solo quando provenienti dalle Scuole di Alta Formazione lasciando nel limbo tutti quei restauratori che il titolo lo hanno acquisito sul campo in base all'esperienza e che attendono da circa venti anni questo riconoscimento ufficiale.
Da maggio 2018 si è appreso che la Commissione preposta alla valutazione delle numerose domande ha finalmente terminato i lavori eppure a breve saremo ad agosto e nessuna risposta univoca, chiara e definitiva è stata ancora data. Si potrebbe, ad esempio, partire da qui per apportare un vero cambiamento…
L'entrata in vigore del D.M. 154/2017 sulla qualificazione degli operatori economici abilitati ad eseguire i lavori sui BBCC tutelati, ha portato nuovamente in evidenza il grave ed ormai annoso problema della mancata pubblicazione del Regolamento attuativo della legge 110/2014 riguardante tra gli altri il profilo professionale e formativo degli Archeologi (altra figura professionale di rilievo per il nostro Paese).
L'auspicio è che all'approvazione del citato Decreto, il cui iter amministrativo è ormai concluso, avvenga in tempi brevi. La pubblicazione garantirebbe chiarezza sugli inquadramenti professionali del personale operante nel settore e risolverebbe molte conflittualità in materia di appalti pubblici.
Per ora non possiamo che aspettare, con la speranza che il Ministro Aberto Bonisoli grazie alla sua indiscussa esperienza manageriale sappia fare crescere i beni culturali garantendone sempre tutela e valorizzazione.