Ultimissime novità sui contributi ministeriali per i restauri sui beni culturali – 2019/2020
Ultimissime novità sui contributi ministeriali per i restauri sui beni culturali – 2019/2020
In data 27 novembre 2018 è stato registrato dalla Corte dei Conti il Decreto 471 del 24/10/2018 adottato dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze avente ad oggetto “Disposizioni attuative in materia di contributi previsti dall’art.35 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” del quale il nostro portale ha già parlato in un precedente articolo dal titolo “Dal 2019 ripartono i contributi ai privati per restauri e interventi conservativi su beni culturali”.
Nel citato decreto sono indicati i criteri e le modalità per la concessione annua, a partire dal 1° gennaio 2019, dei contributi a favore della spesa sostenuta dai proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo per restauri ed altri interventi conservativi su beni culturali.
Il budget disponibile è di 10 milioni di Euro per il 2019 così suddiviso per ciascun Segretariato Regionale. Le domande potranno essere presentate dai soggetti interessati dal 1 gennaio al 31 maggio di ciascun anno (come si legge all’art.2 “Contributi” del citato Decreto 471/2018) dando evidenza della tempistica dell’intervento mediante l’indicazione dei costi sintetizzati in un cronoprogramma.
Sarà compito della Soprintendenze trasmettere ai Segretariati Regionali l’elenco degli interventi ammissibili al finanziamento statale, corredato della necessaria documentazione dopo di che i Segretariati, acquisite le pratiche e verificatene la completezza dovranno comunicare alla Direzione Regionale il fabbisogno di spesa previsto su base regionale, dando un ordine di priorità degli interventi sulla base delle indicazioni enunciate nel sopracitato Decreto 471/2018.
Si precisa che le domande che, per ragioni di ordine finanziario, non saranno inserite nel piano di contributi dell’anno di riferimento potranno essere inserite nel fabbisogno potenziale dell’anno successivo.
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Coloro che chiedono i contributi cosa devono fare?
Va anzitutto chiarito che ai fini dell’ammissione ai contributi occorre che il proprietario disponga già di un progetto di restauro redatto da tecnico laureato (architetto) con relativo nulla osta perchè tra i documenti da allegare all’istanza vi è proprio l’autorizzazione ai lavori ex art.21 e relativa ammissibilità ai contributi ex art.31 del D. Lgs. 42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Tra gli elaborati che il tecnico avrà redatto ci sarà anche il computo metrico estimativo (redatto con i criteri noti per questo tipo di procedure) anch’esso da allegare all’istanza.
Infine, come anticipato, andrà allegato un cronoprogramma con indicazione della tempistica dell’intervento nelle diverse fasi di realizzazione e con i relativi costi sintetizzati, anch’esso andrà allegato all’istanza.
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