Il cd. stile Coppedè di fine secolo nella Genova Liberty e Art Noveau
La Genova di fine secolo è un immenso palcoscenico di architetture e stili tra i quali spiccano esempi importanti e rappresentativi del Liberty e dell'Art Nouveau che portano la firma dei celebri fratelli Coppedè.
Gino e Adolfo Coppedè diventano i rappresentanti di un'arte eclettica che si esprime nell'uso di particolari architettonici riconoscibili nei castelli, nelle ville, in alcune sculture realizzate per il Cimitero di Staglieno e soprattutto negli spazi interni di edifici come il Palazzo della Meridiana o il Grand Hotel Miramare a Genova.
Il più grande trionfo della loro arte si ritrova nel Castello McKenzie, il capriccio del re nella zona di Castelletto, arricchito da merlature, ferri battuti e scale che si incrociano, dalle forme gotiche con rievocazioni medievali. Commissionato a Gino Coppedè dall’assicuratore McKenzie è stato realizzato sul sito di una villa preesistente tra il 1893 ed il 1905. L’originalità e la genialità del Coppedè in questo caso è stata quella di concepire una costruzione che oltre a richiamare l'architettura medievale (dei castelli) traeva spunto dalle forme del primo Rinascimento (vd. Palazzo della Signoria a Firenze), malgrado il suo aspetto rinascimentale, il castello è dotato di strutture molto moderne per l’epoca come il riscaldamento centralizzato, una piscina coperta riscaldata con annessa sauna ed un ascensore. Il Coppedè mantenne la struttura antica integrandola con putrelle e laterizi e utilizzando una roccia arenaria proveniente della riviera ligure di levante, impreziosì molti particolari ricorrendo all'uso della ceramica per l'inserimento di targhe, stemmi e vetrate nel cortile interno. Annessa alla residenza si trova una biblioteca che conteneva molte antiche raccolte donate al Comune di Genova ed una piccola cappella in stile gotico al cui interno spicca un organo a canna ed una copia dell’Annunciazione del Beato Angelico.
Altra opera importante è il Grando Hotel Miramare del 1906/1908 che raccoglie in facciata ricche ed importanti decorazioni neogotiche.
Nel XX secolo Gino Coppedè riceve l’incarico da una Società di navigazione di trasformare il Palazzo della Meridiana in uffici: l’architetto elabora con nuove costruzioni liberty il giardino ed il cortile ed interviene nelle sale interne, decorate con affreschi di vari artisti tra i quali Luca Cambiaso, introducendo grottesche assolutamente personali.
Da ultimo il bellissimo Castello Bruzzo sulle alture cittadine in posizione panoramica: la struttura è costituita da un blocco centrale a forma di castello merlato, con una torre conclusa da un tetto a padiglione. I muri sono in pietra grigia e mattoni con elementi a rilievo in marmo ed una ricca serie in ferro battuto.
Per approfondimenti: http://www.laliguriaracconta.it I Fratelli Coppedè nella Genova “Fin de siecle” di Speme Polimeni