Castelletto d’Orba uno dei più antichi borghi dell’alto Monferrato
Castelletto d’Orba in provincia di Alessandria deve la sua importanza al fatto di essere uno dei più antichi borghi dell’alto Monferrato.
La sua origine risale all'epoca romana quando il borgo collinare era circondato da una cinta muraria con tre porte di accesso. Successivamente venne costruita un’ulteriore cinta muraria attorno al ricetto (luogo di riparo degli abitanti e delle merci). Attorno a questo nucleo è situato l’antico Borgo di Torniella raggiungibile attraverso tre porte una delle quali detta della “Berlina” del XIV secolo ancora visibile; la porta della “Gagliarda” restaurata nel XIX secolo dal D’Andrade e la porta dell’“Ajres” distrutta nel XVII secolo.
Castelletto d’Orba nei secoli fu dominio dei signori del Monferrato, dei Doria, dei Trotti, degli Spinola e degli Adorno, tutte famiglie genovesi che arricchirono il paesino di opere d’arte.
Tra le principali attrattive del paese c'è sicuramente il Castello costruito su un edificio già esistente prima dell’ XI secolo edificato da Aleramo, signore del Monferrato; la struttura che oggi possiamo ammirare risale al XIII secolo. L’edificio a forma quadrangolare è abbellito da bifore con piccole colonne ed archi in marmo sormontati da piccole aperture dette “ad occhio di bue” tipiche del gotico piemontese inoltre è presente un vasto cortile in stile rinascimentale con un triplo loggiato ed una scala esterna. L’interno conserva numerose collezioni d’arte.
Tra le strutture religiose da visitare si segnala l’antica Chiesa di Sant’Innocenzo, costruita tra il 314 ed il 342 sulle fondamenta di un tempio pagano; fu parrocchiale nel XII secolo. Conserva la facciata a capanna con un archivolto a motivi floreali; l’interno è a croce latina e custodisce cicli pittorici dal XV al XVI secolo con immagini di Santi. La chiesa, priva di abside, conserva inoltre affreschi raffiguranti Sant’Andrea, Sant’Innocenzo e Santa Caterina di Alessandria; un meraviglioso polittico e l’Annunciazione con l’immagine di Cristo crocifisso con sfondo di Gerusalemme.
Castelletto ha la particolarità di possedere due Chiese parrocchiali dedicate a Sant’Antonio abate e a San Lorenzo. La Chiesa di Sant'Antonio Abate è in stile barocco con all’interno la cripta che conserva la tomba di Sant’Innocenzo. La chiesa di San Lorenzo, unita con ordine canonico al monastero ligure di San Fruttuoso, ha origine medievale. Fu ricostruita nel XVIII secolo con uno stile baroccheggiante a tre navate; all’interno sono custodite le teche di San Faustino e San Teodora e la statua della Madonna del Rosario, opera della scuola del Maragliano.
Si segnala, infine, la Torre Buzzi in stile tardo gotico di recente costruzione (inizio ‘900), forse ubicata nel luogo dove sorgeva l’antico castello obertengo distrutto nel XVI secolo.
Tra le varie attrattive del paese vi sono numerose sorgenti d’acqua composte da minerali e componenti sulfurei; scoperte nel XVIII secolo, consigliate per la cura di malattie dello stomaco, dei reni, dei reumatismi, della pelle e dei polmoni. Il nome di Castelletto d’Orba è anche legato alla produzione vinicola del Dolcetto di Ovada d.o.c..
Castelletto d'Orba è uno dei 58 comuni facenti parte del GAL Borba. Clicca sul link arancione per scaricare le nuove Linee guida per la conservazione e il recupero dell'architettura rurale e il paesaggio del Gal Borba.