Case Green: la nuova Direttiva Europea che cambierà il volto dell’edilizia
Case Green: la nuova Direttiva Europea che cambierà il volto dell’edilizia
L’obiettivo principale della Direttiva Europea Case Green è quello di ridurre il consumo energetico degli edifici dell’Unione Europea (Italia inclusa) promuovendo l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.
Parlando con alcuni colleghi che lavorano all’estero (Francia, Germania) si percepisce un alto livello di attenzione su questo argomento e sugli adeguamenti che saranno obbligatori, in Italia, invece, non se ne parla ancora abbastanza e molti non sanno neppure di che cosa si tratti.
Cosa prevede la direttiva Case green?
Questa direttiva è un insieme di norme emanate a livello comunitario per promuovere interventi di riqualificazione e ristrutturazione degli immobili esistenti e per la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza. Nelle intenzioni degli organi di governo sono state fissate due deadline:
- la prima è prevista per il 2027, anno in cui i vari paesi dell’Unione Europea dovranno stabilire gli standard per definire l’efficienza minima energetica che ogni abitazione dovrà disporre;
- la seconda deadline riguarda l’anno 2030 a partire dal quale si dovrebbe partire con questo genere di interventi.
In sostanza tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028. Gli edifici residenziali dovranno essere ristrutturati per rientrare almeno nella classe E entro il 2030, in classe D entro il 2033.
Al momento nel nostro Paese il 74% delle abitazioni (dati ENEA) rientra una classe energetica E, F o G, quindi inferiore ai parametri imposti dalla nuova Direttiva.
In Italia possiamo ipotizzare che la Direttiva diventi operativa nel 2025 e che molti immobili, in vista dell’attuazione della direttiva UE, possano perdere l’attuale valore di mercato se non adeguatamente ristrutturati.
Quali immobili sono esclusi?
Diversi sono già gli emendamenti al testo uscito dalla commissione Industria, energia e trasporti. Alcuni di essi riguardano, in modo particolare, gli immobili soggetti a vincolo per i quali non sarà obbligatorio applicare la direttiva in quanto “protetti” per il loro particolare valore architettonico, artistico o storico.
In tali casi, i Paesi potranno procedere al restauro di questi edifici sottoposti a vincolo in modo conforme alle norme nazionali e internazionali di conservazione e nel rispetto dell’architettura originale.
Ecco quali sono, secondo il testo corrente, gli edifici che non saranno obbligati agli interventi di efficientamento energetico:
- i monumenti;
- i luoghi di culto;
- gli edifici di particolare pregio storico e architettonico
- gli edifici temporanei;
- le seconde case;
- gli immobili autonomi, che possiedono una superficie inferiore ai 50 metri quadrati;
- gli edifici di edilizia residenziale pubblica.
Nel testo è stata poi inserita una clausola volta a permettere ulteriori eccezioni riguardanti “altri edifici storici” anche non esplicitamente vincolati o ufficialmente protetti: si auspica possa rientrare in questa voce quella parte di architettura diffusa e rurale, identitaria dei nostri territori, il cui stravolgimento comporterebbe una grave perdita per le nostre tradizionali tecniche costruttive.
Quali sono i vantaggi di questa Direttiva?
La Direttiva Case Green offre numerosi vantaggi: prima di tutto il risparmio sui consumi energetici, che dovrebbe essere in media del 60% e che dovrebbe permettere di recuperare nel tempo le spese sostenute per la riqualificazione.
Un altro aspetto importante riguarda le detrazioni fiscali e gli incentivi offerti dallo Stato per chi decide di riqualificare il proprio immobile. Il Parlamento Europeo e quello italiano stanno considerando delle soluzioni per semplificare il sistema di detrazione fiscale, probabilmente optando per un unico bonus edilizio con un’aliquota da detrarre in sede di dichiarazione dei redditi in 10 anni con rate di uguale importo.
Infine, è importante ricordare che esiste già il bonus Acquisto Case Green (limitato alle sole vendite soggette ad iva) che consente una detrazione del 50% dell’IVA sull’acquisto di case in classe energetica A o B (acquisto da effettuare entro il 31/12/2023) .
Staremo a vedere, continuate a seguirci per rimanere aggiornati!