Balconi e scale: interventi di nuova realizzazione
DESCRIZIONE
Nel caso di sostituzioni di parti di strutture esistenti o di realizzazione di nuove strutture è necessario rispettare la concezione strutturale del manufatto e dell’edificio di cui è parte.
A fronte del dissesto di una struttura esistente, si consiglia di inserire nuove mensole a sostegno degli aggetti negli alloggiamenti di quelle preesistenti (siano queste state rimosse o già mancanti) o predisporne ex-novo nel rispetto dei caratteri costruttivi della muratura e del suo comportamento strutturale. Nel caso di scale esterne è da evitare la sostituzione o realizzazione ex-novo con solette a sbalzo o appoggiate realizzate in calcestruzzo cementizio armato o con elementi prefabbricati del medesimo materiale.
Materiali, tecniche e fasi operative
L’uso del cemento armato o di elementi prefabbricati in calcestruzzo di cemento non è compatibile con la tutela degli edifici e del paesaggio.
Si consiglia l’impiego di materiali usati tradizionalmente in questo tipo di manufatti oppure l’utilizzo di elementi metallici opportunamente lavorati e protetti dal pericolo dell’ossidazione o della corrosione. In particolare, le mensole possono essere realizzate in pietra, in legno, ferro forgiato e trattato mentre il piano di calpestio può essere realizzato in tavole di legno o lastre di pietra.
Raccomandazioni
Particolare attenzione deve essere prestata nella realizzazione della struttura di protezione che spesso nei nuovi interventi si richiama a tipologie estranee al contesto territoriale in cui si interviene.
Nelle scale esterne è necessario evitare pedate e pavimentazioni in marmo o pietra lucidate, al fine di evitare i pericoli di caduta per scivolamento.
Gli spessori delle lastre devono essere dai 4 ai 5 cm, onde evitare il rischio di rotture e devono essere dotate, inferiormente, di opportuno gocciolatoio.
Eventuali montanti metallici delle strutture di protezione non devono essere connessi direttamente alle lastre dei gradini, per evitare infiltrazioni o rotture dovute agli aumenti di volume che gli elementi in metallo subiscono a seguito delle normali sollecitazioni termiche e per i frequenti processi di ossidazione.
(a destra) La mancanza di un’adeguata impermeabilizzazione sul piano di calpestio del balcone (realizzato in cemento armato) ha motivato la scelta di sostituirlo, al fine di evitare l’inserimento di uno strato impermeabilizzante e di una pavimentazione sopra il piano esistente che avrebbe richiesto il rialzamento dell’attuale spessore. E’ stata quindi posta in opera una lastra in pietra di luserna fiammata, rifinita a becco di civetta e spessori di raccordo alle mensole esistenti (a bordo arrotondato).
(A sinistra) INTERVENTO DI RECUPERO SCALA CON GRADINI IN BEOLA E ALZATE POSATE CON TECNICA A SEMI SECCO RESTAURO
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A. B. Caldini – D. Bosia, L’edilizia rurale del GAL Borba: linee guida per il recupero