Le tradizioni dell’architettura rurale nelle zone alpine del canavese

Le tradizioni dell'architettura rurale nelle zone alpine del canavese

La tutela del patrimonio paesaggistico e naturalistico è diventata negli anni fonte di discussione e di emissione di regole precise sia a livello nazionale che europeo tanto che nel 2000 a Firenze, 27 stati della comunità europea hanno firmato un protocollo di intesa per la salvaguardia di un’arte rurale che è alla base delle tradizioni di ogni singola realtà culturale e sociale. All’interno di questo discorso una posizione di rilevanza assumono gli interventi di restauro e conservazione delle strutture sia abitative che di lavoro che dovranno rispettare i materiali tradizionali, le tecniche di costruzione passate e lo studio attento dello stato di conservazione in relazione alle alterazioni causate sia dallo scorrere del tempo che da agenti atmosferici e naturali.

In merito al discorso introduttivo vorrei nello specifico soffermarmi sulle tipologie di costruzione delle murature di vari edifici situati nelle località montane dell’Alto Piemonte con particolare riferimento alla provincia di Torino all’interno del comprensorio del Parco del Gran Paradiso fino al confine con la Valle d’Aosta e la Francia. In questi luoghi predominano due tipi di architetture quelle in pietra e quelle in legno.             

La pietra era il materiale più usato, il mattone è stato introdotto solo in epoca moderna, posato in opera con a scaglie unite direttamente sul terreno, a spacco e da taglio con blocchi squadrati. Nei luoghi vicino a torrenti o a fondo valle venivano utilizzati i ciottoli facilmente reperibili. Per quanto riguarda le rifiniture nelle strutture abitative l’uso dell’intonaco (calce, sabbia e terra) consentiva maggiore igienicità, al contrario degli edifici agricoli nei quali era più diffuso l’uso della pietra a secco. 

Molto spesso nelle costruzioni delle borgate alpine erano presenti solai lignei con travi e volte in pietra; il legno utilizzato era di castagno e larice e le travi erano formate da tronchi scortecciati di forma tonda o meno frequentemente idi forma quadrata lavorata con l’ascia. Per quanto riguarda le volte in pietra erano come da tradizione a botte o a crociera ed erano costruite con pietra a spacco di forma allungata. La copertura del tetto era molto semplice veniva utilizzato sia il legno di castagno sia le pietre locali di roccia metaforica ed infine il rivestimento del manto era fatto con “lose”  di colore scuro. Il tetto rappresenta la parte determinante perchè nelle zone di montagna  assumono grande rilevanza il peso della neve e l’azione del vento. Le aperture erano costruite con particolare maestria sia per il riparo dagli agenti atmosferici che come difesa; erano in lastre di pietra delle più svariate forme ognuna delle quali possedeva anche una funzione di staticità in relazione alla dimensione della struttura principale. Dal XVIII secolo in poi a scopo ornamentale venivano usati i “collarini” una sorta di cornici a calce a volte decorate con simboli religiosi.

L’utilizzo delle case in legno con basamento in pietra era nella tradizione delle borgate di alta montagna. Queste costruzioni avevano in prevalenza una funzione non abitativa ma accessoria, potevano essere  stalle, essicatoi, depositi per fieno e covoni; erano costruite con legno di larice e di pino unito alla pietra locale. L’architettura montana utilizzava principalmente il legno perchè tratteneva maggiormente il calore; era inoltre basilare la costruzione di piccole finestre per non fare entrare il freddo invernale, uno stile semplice ma concreto nelle esigenze.  

Particolare importanza in queste vallate del canavese avevano i cosiddetti rascard e grenier. I "rascard" sono tipiche costruzioni in legno di tradizione franco-provenzale strettamente legati alla cerealicoltura, ancora oggi visibili attraversando i caratteristici villaggi della Comunità Montana. Alcuni sono ancora in ottimo stato di conservazione; altri, invece, sono stati restaurati rispettando l'architettura originaria. I "grenier" sono, invece, piccoli edifici in legno che si possono trovare isolati o adiacenti all'abitazione, inglobati alle costruzioni in pietra, addossati ad un rascard oppure posti come tamponamento tra due edificiInizialmente queste costruzioni non erano molto grandi, ma con il passare del tempo sono state ingrandite e perfezionate.

 

                                                                                                           

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