A spasso tra suggestive roccaforti e castelli del Monferrato

La storia del territorio monferrino è di grande interesse perché nel corso dei secoli la popolazione ha dovuto subire incursioni di genti guerriere, conquiste di territori e cambiamenti di famiglie nobiliari che si sono succedute al comando. Per questo motivo in ogni borgo sono stati eretti castelli, torri e roccaforti a difesa non soltanto del territorio ma anche di vite umane, del bestiame e delle provviste necessarie durante i lunghi assedi nemici.

Ai nostri giorni la storia si interseca sia con un discorso culturale che turistico da promuovere attentamente per questo motivo nel 1996 le province di Asti, Alessandria e Cuneo hanno deciso di attivare il progettoCastelli Aperti”; inizialmente censendo i castelli del territorio con una struttura che consentisse la sua utilizzazione e successivamente un piano di restauro e recupero architettonico e strutturale delle dimore. Alcuni manieri per la loro rilevanza storica e culturale saranno oggetto di articoli a parte per meglio illustrare la loro struttura e le vicende storiche in esso racchiuse. Vediamone alcuni…                                     

Il Castello di Molare venne costruito nel 1278 sotto il dominio della Repubblica di Genova; l’attuale assetto di stile gotico medievale nasce da una casa fortezza del cinquecento residenza della famiglia Gaioli.  Strutturalmente il castello di Molare, dopo lavori di restauro, è costituito da una torre quadrata più alta accanto ad una rotonda realizzate dall’architetto portoghese d’Andrade attorno a fine ottocento; al suo interno sono conservate opere in pittura di Pelizza da Volpedo.

Il Castello di Melazzo è stato edificato nell’XI secolo dalla casata di S. Guido, vescovo di Acqui, che in questa dimora ebbe i suoi natali nel 1004. Nel 1034 lo stesso Guido lo donò alla chiesa e successivamente passò alla famiglia del Bosco; nel XIV secolo durante vari episodi bellici fu al centro di una contesa tra il comune di Alessandria ed il Marchesato del Monferrato. Nel 1413 venne distrutto dalle truppe del Marchese del Monferrato e nel 1610 dall’esercito spagnolo; nel periodo barocco fu oggetto di lavori di ricostruzione che mantennero però la sua originale caratteristica di fortezza medievale. È circondato da una cinta di alte e poderose mura ed ha un tetto in coppi; la sua storia ha una data molto illustre infatti tra il 1330 ed il 1333 trovò protezione nel maniero Edoardo II re d’Inghilterra dopo la sua deportazione come si evince da una lapide. Al suo interno è presente una botola attraverso la quale si arriva al torrente Erro.                                                               

Lerma, cui parte del territorio rientra nel parco delle capanne di Marcarolo, possiede un castello eretto dagli Spinola, una delle famiglie genovesi più importanti, che ha una struttura militare con preziosi tocchi rinascimentali.

La Roccaforte di Mornese, in prossimità dell’Appennino ligure, venne edificata nel quattrocento dalla famiglia genovese Doria sui resti di una precedente fortezza. 

Il Castello di Trisobbio ha origini antiche infatti le prime notizie risalgono al XII secolo anche se l’attuale struttura è merito di ricostruzioni e restauri (ad opera del D'Andrade) avvenuti tra la fine dell’ottocento ed i primi del novecento; è a pianta cubitale molto semplice ed è costituito da una torre merlata in pietra.                                                                                     

Il maniero di Montaldeo fu distrutto nel XIII secolo dalla Repubblica di Genova durante la guerra contro Alessandria e ricostruito dagli stessi alessandrini nel 1271. Nel corso dei secoli passò di proprietà di diverse famiglie nobili: gli Sforza, i Trotti, i Grimaldi e dal 1566 ai Doria, attuali titolari. La sua attuale struttura, oggetto di diversi lavori di conservazione e restauro, è costituita da un poderoso blocco parallelepipedo a due piani, adattato a residenza nobile nel XVII secolo.                                                                                                                              

Infine vorrei citare il Castello di Rocca Grimalda ubicato su una roccia da cui si domina l’ovadese ed il Monferrato; luogo strategico sia perché difficilmente attaccabile per l’asprezza del territorio sia perché posto in una posizione di dominio e controllo di varie strade di comunicazione. Il castello è caratterizzato dalla sua imponente torre del XIV secolo che non presenta merlature, dove piccole finestre ad archetti rendono meno parca la sua struttura. A pianta circolare è costruito su cinque piani uniti da una stretta scala a chiocciola illuminata da feritoie; si pensa che molte stanze fossero state usate come prigione o come luogo di torture. La struttura conserva al suo interno una cappella del 1774 con numerosi affreschi; inoltre il giardino della seconda metà del Settecento ha impianto barocco, rinascimentale e romantico.

Cfr., Luigi Gallareto, Alto Monferrato. Storia, arte e tradizioni, Omega Edizioni, 1998.

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