Pavimentazioni
Nei nuclei rurali dei piccoli centri storici è frequente incontrare pavimentazioni esterne in lastricato realizzate con elementi in pietra di varia pezzatura posti di taglio o l’uso di acciottolato di medie e piccole dimensioni posto in psu un letto di sabbia, di cubetti in pietra di Langa o in porfido.
Sono anche state individuate arie interamente pavimentate con lastre di pietra di grandi dimensioni, posate direttamente sulla terra e legate da ciuffi d’erba che si sono sviluppati in maniera naturale.
All’interno delle abitazioni storiche è, invece, piuttosto comune incontrare vecchie pavimentazioni realizzate in cotto (a forma quadrangolare o rettangolare) o con vecchie cementine policrome (a forma quadrangolare o esagonale con tappeto perimetrale a contorno).
Galleria Fotografica con individuazione principali forme di degradazione delle PAVIMENTAZIONI
Sulle vecchie pavimentazioni esterne sono sempre consigliabili riparazioni localizzate da effettuare con tecniche consolidate come il “cuci-scuci” o la rincocciatura, evitando l’uso di malte improprie a base cementizia.
Sulle pavimentazioni interne, dopo le principali forme di degrado sono imputabili all’umidità di risalita, è sempre consigliabile il corretto isolamento della pavimentazione, eventualmente prevedendone la cauta rimozione e la successiva posa in opera su nuovo massetto adeguatamente isolato.
Occorre in ogni caso, sia se si interviene all’esterno che se si interviene all’interno, prestare la massima attenzione: chiedici un consiglio, ti possiamo suggerire quali indagini conoscitive sarebbe preferibile fare in via preliminare, individuando gli interventi compatibili con l’esistente ed escludendo quelli non compatibili con la tutela degli edifici tradizionali.
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