Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Felizzano (AL): al via i restauri
Si spera possano partire già nel corso del presente anno i lavori di restauro della bella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Felizzano regolarmente autorizzati nel giugno 2022 dalla Soprintendenza e in attesa di conferma dell’ammissione ai fondi 8 per mille della Chiesa Cattolica.
Il progetto di restauro è stato suddiviso in due lotti: uno relativo al solo corpo di fabbrica del campanile e l’altro relativo al corpo di fabbrica della chiesa. Sulla chiesa gli interventi previsti riguarderanno:
– la revisione della copertura con posa in opera di impianto elettrostatico per l’allontanamento dei volatili;
– il restauro conservativo dei quattro prospetti esterni (la facciata principale, il prospetto laterale su Via Platone, il prospetto laterale interno cortile e l’abside);
– la posa in opera di un nuovo sistema termico di riscaldamento a pedane riscaldanti, alternativo a quello esistente con caldaia a gasolio, ormai vetusto.
Posticipato al momento l’intervento di restauro del bellissimo campanile che si spera possa essere avviato subito dopo il restauro della chiesa.
Un pò di storia su questo importante edificio religioso
La Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo è ubicata nel centro del paese ed è custode di buona parte della produzione artistica di Felizzano.
Dell’originaria struttura tardoromanica, già attestata nel tardo Duecento, restano solo i muri laterali e la bellissima torre campanaria a pianta quadrata, alta circa ventisette metri.
Da una carta del 29 agosto 1629 apprendiamo che a questa data i lavori erano già partiti e che nel frattempo erano insorte difficoltà finanziarie che ne rallentarono la prosecuzione. Il cantiere doveva quindi essere già attivo nella primavera del 1629.
A fine dicembre del 1633 dopo la costruzione del nuovo presbiterio e dell’abside il rifacimento della nuova parrocchiale era definitivamente chiuso e il nuovo edificio risultava più lungo (in direzione della facciata) di cinque metri (36 metri di lunghezza) e più alto di alcuni metri (oggi complessivamente 10 metri) del precedente tardo romanico. Sia la facciata che gli ambienti interni erano di chiaro gusto barocco in ossequio alle norme costruttive volute dal Concilio di Trento. L’impianto era, infatti, a navata unica con cinque cappelle per lato (come la vicina chiesa di San Pietro) terminante in un’area presbiteriale semicircolare, il tutto coperto con volta a botte e calotta absidale.
In corrispondenza della quarta cappella a destra venne aperto un ingresso laterale su Via Platone che conduceva alla piazza del mercato (Piazza Paolo Ercole).
I principali interventi nel tempo
Dalla sua costruzione l’edificio è giunto a noi in discreto stato di conservazione pur avendo subito nel corso degli anni rimaneggiamenti e modifiche. Nel 1780 su disposizione dell’Intendenza generale di Alessandria, previa relazione di sopralluogo dell’architetto alessandrino Giuseppe Castelli, il Comune provvide alla riparazione del tetto e della volta e all’ultimazione della facciata nella parte soprastante il finestrone centrale, rimasta incompiuta sin dal rifacimento dell’edificio.
Nel 1787 fu riplasmata la sacrestia con il riutilizzo dei materiali provenienti dalla vicina chiesa di Santa Maria della Tassara ormai diroccata.
Nel 1879 la facciata fu intonacata e colorata a più colori mentre nel 1882 fu rialzato il muro esterno delle cappelle poste a mezzogiorno affinché il nuovo cornicione risultasse allineato a quello di facciata.
Negli anni Sessanta del secolo scorso nella parete a sud, su iniziativa di Monsignor Quinto Gho, furono portati a vista alcuni tratti di muro e due monofore dell’antica chiesa romanica, rimasti occultati dall’intervento seicentesco. Sempre a Monsignor Gho si deve la costruzione della nuova Casa Canonica la cui realizzazione ha consentito la demolizione della vecchia canonica che era stata costruita addossata al campanile e all’abside, occultandone la visibilità.
L’ultimo intervento documentato risale al 2001-2003 quando sia la Chiesa di San Michele che quella di San Pietro sono state interessate dal terremoto che ha riguardato l’intero territorio alessandrino dell’agosto 2000: in questa occasione la chiesa di San Michele ha subito interventi di consolidamento strutturale in funzione antisismica realizzati su progetto dell’architetto felizzanese Giuseppe Merlo.
Caratteri stilistici-architettonici ed elementi artistici rilevanti
La chiesa di San Michele Arcangelo è stata realizzata secondo un gusto chiaramente barocco: l’interno è a croce latina, con navata unica fiancheggiata da cinque cappelle per lato, terminante in un presbiterio con abside semicircolare al cui centro è posto l’altare maggiore.
Sette cappelle sono decorate con pregevoli stucchi (comprese le mostre degli altari) databili tra gli anni Trenta del Seicento e la prima metà del sec. XVIII. Si tratta, nel complesso, di lavori degni di nota e di alta esecuzione artistica, dovuta a probabili maestranze luganesi (o ticinesi) allora attive in varie parti dell’alessandrino.
RESTA COLLEGATO PER SAPERNE DI PIU’ SULL’AVVIO DEI LAVORI…