Terminato il restauro della Chiesa di San Felice ad Oviglio

Lo scorso gennaio avevamo pubblicato un articolo in vista dell’imminente via ai lavori di restauro della Chiesa parrocchiale di San Felice ad Oviglio e ad aprile siamo usciti con un aggiornamento circa quelle che erano le previsioni progettuali. Con questo terzo articolo comunichiamo l’ufficiale chiusura dei lavori con una descrizione di quanto è stato fatto.


Lo scorso 5 luglio si sono ufficialmente chiusi i lavori di restauro della chiesa parrocchiale di Oviglio il cui restauro è stato curato dall’impresa felizzanese Gesualdo Stelladoro & C. sas che ha anche seguito il restauro della piccola Chiesa della Madonna (vicino al Castello) e della storica cortina laterizia ai piedi della chiesa, di proprietà comunale.

L’intervento ha interessato l’enorme copertura dell’edificio religioso, quasi 1000 mq di superficie e gli interni limitatamente alla posa di un nuovo impianto di riscaldamento a raggi infrarossi, localizzato e movibile.

Con questo importante intervento, voluto dalla Parrocchia di San Felice e realizzato grazie ai fondi 8 per mille della Chiesa Cattolica e ai contributi ministeriali legati al restauro dei beni culturali, il Comune di Oviglio garantisce la conservazione di un’altra importante emergenza architettonica del piccolo paese.

L’intervento sul tetto ha richiesto, inoltre, un’importante operazione di bonifica da guano di piccione presente in maniera diffusa in copertura, nel sottotetto, nella cella campanaria ed anche alla base del campanile (approfondisci il tema).

Il suggestivo cono di copertura del campanile è stato sottoposto a trattamento biocida in quanto prima dei lavori si presentava completamente coperto da uno spesso strato di patina biologica verdastra.

Sempre sul campanile sono state effettuate operazioni puntuali di integrazione degli elementi laterizi mancanti, attenti interventi di stilatura sottolivello e in ultimo sono state posate retine antipiccione e 4 telai in acciaio in corrispondenza della cella campanaria.

 

In ultimo sono stati forniti e collocati in opera i corpi riscaldanti ad asta mobile con sistema a raggi infrarossi, sostitutivi del precedente e vetusto impianto di riscaldamento a caldaia, che sono stati collocati nella navata centrale, nella zona presbiteriale e in sacrestia e il cui utilizzo sarà mirato in base alle effettive esigenze della chiesa. Un sistema reversibile che nella stagione estiva potrà essere temporaneamente “rimosso” evitando in questo modo di risultare impattante ed esteticamente poco bello.


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