Pronto il decreto attuativo per il bonus restauro per gli edifici storici
Pronto il decreto attuativo per il bonus restauro destinato agli edifici storici
Pronto il decreto attuativo a firma MEF/MIC per la fruizione del bonus restauro a favore degli immobili di interesse storico e artistico.
Il bonus restauro per gli edifici storici è un’agevolazione pari al 50% delle spese sostenute nel 2021 e 2022 per la manutenzione, la protezione o il restauro degli immobili di interesse storico e artistico, fino a un importo massimo complessivo di 100mila euro per ogni immobile e comunque nel limite di spesa di 1 milione di euro per ciascuno dei due anni e fino all’esaurimento delle risorse disponibili per ognuno di essi.
E’ fondamentale presentare la domanda in tempi brevi considerata l’esiguità dei fondi a disposizione su tutto il territorio nazionale.
Possono essere agevolati anche gli interventi mirati al miglioramento della sicurezza, alla conservazione dell’edificio e all’eliminazione delle barriere architettoniche.
Sono destinatari del bonus le persone fisiche che detengono a qualsiasi titolo gli immobili agevolabili, per gli interventi autorizzati, a condizione che il fabbricato non sia utilizzato nell’esercizio di impresa.
Presentazione delle domande
L’inoltro delle domande al Ministero della Cultura, Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio, potrà essere effettuato unicamente per via telematica dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa.
La domanda per il riconoscimento del bonus restauro edifici storici dovrà contenere:
- gli estremi del provvedimento di tutela dell’edificio;
- l’autorizzazione a effettuare gli interventi per i quali si richiede il credito d’imposta;
- la data di inizio dei lavori;
- il costo complessivo degli interventi con l’elenco delle lavorazioni, ciascuna con il relativo costo;
- l’attestazione di effettività delle spese sostenute.
A verificare l’ammissibilità delle istanze e a comunicare alla direzione generale l’esito delle istruttorie e l’ammontare complessivo delle spese ammesse al tax credit saranno le Soprintendenze archeologia belle arti e paesaggio territorialmente competenti.
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