Il suggestivo paesaggio delle splendide colline a vigneto di Ricaldone
La possibilità di scaricare su questo portale le nuove Linee guida per la conservazione e il recupero dell'architettura rurale e il paesaggio del Gal Borba, ha motivato la scelta di presentare, anche con pochi cenni storici, i 58 comuni facenti parte di questo territorio. In questo articolo parliamo di RICALDONE in provincia di Alessandria.
Ricaldone oltre ad essere molto rinomato per il bellissimo territorio principalmente votato a vigneto e alla produzione vitivinicola è anche famoso per avere accolto le spoglie (nel cimitero comunale) del celebre cantautore genovese Luigi Tenco.
Il toponimo sembrerebbe trarre origine da due vocaboli: Runcus e Aldo, quest'ultimo nella forma del genitivo Aldonis. Runcus significa roncola, arma d'asta corta, ma può voler dire anche un attrezzo per estirpare i rovi e quindi si ricollega a sterpeto, roveto, terreno incolto con spine. La seconda parte è costituita dal patronimico Aldo, nome che venne introdotto in Italia nel VII secolo nella forma latinizzata Aldo, Aldonis. In definitiva Ricaldone sta per "lo sterpeto del germano Aldo" il quale, a capo dell'etnia longobarda nel 642/643 occupò questi territori.
La sua storia ha origini quindi origini antiche, il paese fu sempre governato da famiglie feudatarie che portarono avanti i propri statuti, dai signori di Canelli ai Colombo di Cuccaro, nel 1178 Ricaldone è citato tra i beni territoriali dell’Abbazia di Spigno e sappiamo anche che nel 1199 il piccolo borgo venne distrutto dagli alessandrini.
Nel XV secolo attraverso una bolla dell’imperatore Sigismondo, i marchesi di Incisa ottennero il feudo di Ricaldone dalla famiglia Visconti di Milano.
Dopo vari passaggi tra famiglie locali, nel 1774 Ricaldone ottenne la sua indipendenza.
Tra i monumenti di rilievo la Chiesa dei Santi Simone e Giuda Taddeo del XVI secolo anche se alcuni documenti storici citano una chiesa dedicata agli stessi santi nel 1493. È a quattro navate con una particolare incisione nel portale maggiore del XVI secolo; vari rimaneggiamenti nei secoli hanno portato alla costruzione di nuovi altari in marmo tra i quali quello dedicato a San Francesco policromo. All’interno conserva l’altare del Suffragio o di San Sebastiano con una tela del XVII secolo della Beata Vergine ed una edicola dedicata a Sant’Antonio da Padova. Inoltre risalenti al XVI secolo troviamo le volte della cappella della Madonna del Rosario e di San Giuseppe con decorazioni in stucco.
Al centro del paese si trova Palazzo Gandolfi Alliaga, dimora nobiliare fortificata con facciate dipinte che custodisce anche una cappella, una ghiacciaia e una peschiera (impropriamente chiamato "castello").
Dal 2014 il Comune di Ricaldone ricade in buffer zone (cd. zona tampone) e fa parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità (UNESCO) iscritta come "I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”.